CI SONO date che rimangono scolpite per sempre nella storia di una comunità: il 29 giungo 2009, per Viareggio, è una di queste. Dolore e disperazione. Dolore e disperazione che con il tempo sono diventate rabbia e voglia di ‘verità e giustizia’. A sette anni e mezzo dalla data del disastro che costò la vita a 32 persone, più le decine di feriti, più la distruzione di decine di case e di una strada, domani intorno alle 16,30 arriverà la sentenza di primo grado dei giudici del tribunale di Lucca: sul banco degli imputati ci sono trentatre persone e nove società che, con profili diversi di responsabilità, devono rispondere di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni colpose, incendio. L’accusa ha richiesto condanna pesanti soprattutto per i dirigenti delle società – legate all’universo delle Ferrovie dello Stato – che sovraintendevano al trasporto del convoglio di carri cisterna e che avrebbero dovuto garantire la sicurezza non solo di chi era al lavoro per conto loro ma anche alle persone che abitavano nelle vicinanze dei binari.

E’ UNA STORIA drammatica, piena di dolore e lacrime, quella che dalla notte del 29 giugno 2009 in avanti arriva fino ad oggi. Una storia fatta di disperazione ma anche di voglia di chiedere ‘perché?’ e soprattutto per capire chi abbia sbagliato, chi ha agito con eccessiva superficialità, chi non abbia sorvegliato, chi non abbia garantito la sicurezza dei cittadini. Domani arriveranno le prime risposte ma potrebbero non essere quelle definitive perché – queste sono le regole in uno stato di diritto, è bene non dimenticarlo – di fronte ad una sentenza di primo grado ci sono ancora due gradi di giudizio. I pm dell’accusa hanno richiesto pene pesanti nei confronti dei responsabili delle società dell’universo delle Ferrovie, a cominciare dall’amministratore delegato Mauro Moretti (ora ad di Finmeccanica). Ma i pm hanno incalzato anche quei dirigenti-tecnici delle aziende che hanno revisionato (come?) e montato l’asse, il cui cedimento (possibile che non sia stati visto che c’era un principio di corrosione?) ha dato il via alla reazione a catena della colossale disgrazia costata la vita a trentadue persone. Il duello tecnico fra picchetto e piegata a zampa di lepre, per individuare il responsabile del perforamento del carro cisterna, è un altro aspetto determinante dell’inchiesta e del processo: lo scontro è senza ‘verità assoluta’. Migliaia di pagine. La scienza che emette due verità contrapposte. C’è qualcosa che non torna…

IL DRAMMA comincia lunedì’ 29 giugno 2009 alle 23,48 quando il convoglio, composto da 14 cisterne cariche di gpl, partito da Trecate in provincia di Novara e diretta a Gricignano vicino a Caserta, deraglia all’altezza della stazione di Viareggio. Quel che accade dopo è ormai scritto nei libri di storia non solo d’Italia: 32 vittime, decine di feriti. L’apertura di un fascicolo, per individuare le responsabilità, è immediato. Ci sarà però bisogno di un anno e mezzo per conoscere il nome dei primi indagati.

L’11 MARZO 2011, inizia a che l’incidente probatorio di fronte al giudice per l’udienza preliminare Simone Silvestri: il duello fra accusa e difesa è senza esclusione di colpi, ci sono anche colpi di scena nella ricostruzione del dramma. Ma il giudice dispone il rinvio a giudizio di 33 persone (fra questi i vertici delle società delle Ferrovie) e di 9 società. Si arriva al 13 novembre 2013 quando nell’aula della sede fieristica di Sorbano del Vescovo, alle porte di Lucca, sede distaccata del Tribunale ad usum del processo, inizia il dibattimento. Quasi tre anni e mezzo di udienze: fra il dolore del racconto delle vittime (alcune deposizioni sono inenarrabili per quel che provocano fra i presenti…., il dolore e la disperazione viene moltiplicato all’ennesima potenza), la determinazione dell’accusa e, con la stessa moneta le argomentazioni della difesa, si arriva alla sentenza. Domani non sarà un altro giorno, ma il Giorno. ‘L’importante – spiegano alcuni testimoni della tragedia – è che soffi il vento della verità e della giustizia per le vittime’.

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29 giugno strage viareggio

ultimo aggiornamento: 30-01-2017


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