Biblioteche e archivi storici sono i baluardi della nostra memoria collettiva. Occorre difenderli e promuoverli come luoghi di cultura viva. È il messaggio che parte da Seravezza sulle ali della mostra “I nodi della tutela” curata da Claudia Giordano della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa e sostenuta dalla Fondazione Terre Medicee in collaborazione con l’Ufficio Cultura del Comune di Seravezza e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Catania. La mostra ha chiuso i battenti dopo tre mesi di allestimento alle Scuderie Granducali, arco di tempo in cui si stima che dalle Scuderie siano passate quasi cinquemila persone. Dall’11 marzo sarà riproposta al Museo Diocesano e alla Biblioteca del Seminario Vescovile di Pontremoli per poi intraprendere un lungo tour che toccherà Palermo, Catania ed altre città italiane. «Siamo felici di aver dato il la a un’iniziativa di grande spessore, portatrice di un messaggio forte a difesa dei beni culturali», commenta il vicepresidente della Fondazione Terre Medicee Giacomo Genovesi. «Abbiamo già deciso di dargli un seguito nel prossimo autunno, contando sempre sulla preziosa collaborazione della dottoressa Giordano e del suo team. Una nuova mostra dal titolo “Frammenti di Memoria”, ancor più focalizzata sulla realtà locale, in occasione della quale proporremo una raccolta di fondi che destineremo al restauro di un volume del nostro archivio storico. Se nella prima fase ci siamo concentrati sugli oggetti, nella prossima sposteremo l’attenzione sugli interventi di cui gli oggetti necessitano, sostenendo la cultura del restauro. Come già fatto in occasione della mostra appena conclusa, lavoreremo molto sull’aspetto didattico e sul coinvolgimento degli studenti, con laboratori e visite guidate».

Nell’era del web e della digitalizzazione, il progetto appare quasi provocatorio. «E lo è, in effetti», spiega Claudia Giordano. «Oggi si è portati a credere che, grazie a Internet e ai supporti elettronici, le nostre informazioni siano al sicuro, eternamente disponibili e fruibili. Non è così, purtroppo, perché non c’è niente di più labile del dato digitale. È negli archivi storici e nelle biblioteche che si conserva il nostro sapere. Sono quei documenti così reali e tangibili, ma anche così delicati, che ci consentono di tramandare la nostra cultura. Purtroppo è venuta meno la percezione del libro come bene culturale. Tutti concordiamo che un quadro, un museo, siano valori da difendere. Non è così per i libri, e le biblioteche non sono più viste come luoghi di ricerca e diffusione delle informazioni ma come mondi chiusi, riservati a piccole cerchie di studiosi. Questo nostro progetto, partendo dal basso, punta a restituire dignità al patrimonio librario e a recuperarlo, per far sì che tutti possano comprenderne i valori e gli insegnamenti. Conteremo ancora una volta sulla sensibilità di associazioni, singoli ed aziende coinvolti a titolo volontario e gratuito, ma avremo al nostro fianco anche istituzioni come l’Università di Palermo e l’Officina degli Studi Medievali di Palermo, uno degli ultimi baluardi in Sicilia per la formazione professionale di conservatori e bibliotecari. Con il crowdfunding per il restauro di un volume dall’archivio storico di Seravezza cercheremo anche il coinvolgimento dei cittadini, offrendo a coloro che risponderanno all’appello la possibilità di legare per sempre il loro nome al bene restaurato».

Intanto la Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, dottoressa Rosalba Panvini, compiacendosi per il successo ottenuto dalla mostra “I nodi della tutela”, sottolinea la positiva esperienza di collaborazione intrapresa con la Fondazione Terre Medicee. «Ringrazio quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’iniziativa e tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile l’evento e la sua promozione sul territorio», scrive in una lettera inviata ai vertici della Fondazione. «Va sottolineato che la condivisione dell’operazione culturale di veicolare in Italia un evento nato a Siracusa e realizzato con i fondi Europei ribadisce e conferma la grande sensibilizzazione e attenzione verso i beni culturali sempre curata da codesta Fondazione. Un ringraziamento particolare alla dottoressa Michela Corsini, responsabile della biblioteca, che ha fatto da anello di congiunzione tra le istituzioni coinvolte».

(Visitato 133 volte, 1 visite oggi)
TAG:
Arte Cultura i nodi della tutela mostra seravezza terre medicee

ultimo aggiornamento: 30-01-2017


Simone Giorgi chiude la festa di Lettera 22

Ultimi giorni per la mostra di Massimo Angèi