Il Gruppo consiliare Patto Civico di Seravezza, a seguito della notizia che  l’Amministrazione Comunale intende eseguire studi di vulnerabilità sismica degli edifici strategici – con una nota- commentano i consiglieri Vanessa Greco e andrea Giorgi,  le modalità di conduzione degli stessi.

“Apprendiamo – dice Vanessa Greco, Patto Civico – dalla stampa del 7 Febbraio 2017 (fonte “Il Tirreno”) che il Sindaco Tarabella si schiera a fianco della ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) nel chiedere al Presidente del Consiglio Gentiloni di avere regole chiare per la gestione delle emergenze nell’ambito della protezione civile e, nel medesimo comunicato, fa manifesto della azione intrapresa dalla Amministrazione Comunale di Seravezza al fine di effettuare verifiche di vulnerabilità sismica su tutte le scuole e sui principali edifici pubblici. Più di recente lo stesso Assessore alle opere pubbliche ribadisce l’iniziativa da parte della amministrazione di accedere ad un mutuo per provvedere alle verifiche di vulnerabilità.

Ebbene, partendo da questo, – continua Patto civico – ai fini del presente intervento, corre l’obbligo di fare alcune premesse e precisazioni, innanzi tutto sulla tempistica. L’obbligo per i proprietari, pubblici e privati, di effettuare le verifiche tecniche delle opere (edifici e opere infrastrutturali) di interesse strategico o rilevanti in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso in caso di sollecitazione sismica esiste dall’Ordinanza P.C.M. n. 3274 in materia sismica del 2003, poi prorogato al 31 marzo 2013, con Legge del 24 dicembre 2012 n. 228, termine rispetto al quale ci troviamo ad oggi in colpevole ritardo e  ben lontani dal concetto di “anticipo” cui si fa riferimento nelle dichiarazioni del Sindaco.

In materia di pericolosità – continua la nota – sismica l’evoluzione normativa assume grande significato ed un passaggio importante avvenne nel 2008 con l’entrata in vigore del Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 14 gennaio 2008 “Norme Tecniche  perle Costruzioni”, in cui si introduce un criterio di valutazione  “sito dipendente”. A completare il quadro normativo, è da sottolineare come, recentemente mediante una delibera di Giunta del 12.12.2016, la Regione Toscana abbia approvato l’”Aggiornamento del Documento conoscitivo del rischio sismico  2016”, un documento importante che si inserisce nell’ambito del quadro conoscitivo del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) di cui all’art. 88 della L.R. 65/2014, quale strumento di pianificazione per le politiche di prevenzione e di riduzione del rischio sismico. In riferimento al nuovo criterio, la Regione Toscana introduce per la prima volta la “gestione del rischio sismico” e non più solo di pericolosità sismica e determina il valore del Rischio Sismico relativamente ad ogni singolo comune: nel dettaglio, affinché si sappia, – continua Greco – al Comune di Seravezza, è stata individuata una categoria di rischio 4 ossia ALTO, classe attribuita nell’intera provincia di Lucca soltanto ad altri 5 comuni: Barga, Capannori, Coreglia Antelminelli, Castelnuovo Garfagnana e Lucca.

Il Programma V.V.S.E.S.eR. – Verifiche di vulnerabilità sismica di edifici strategici e rilevanti, è un programma che disciplina le verifiche sismiche degli edifici e la gestione degli esiti delle stesse.

Le verifiche tecniche – continua –  consistono in un’attività professionale di valutazione preventiva della sicurezza nei confronti delle azioni previste dalle norme vigenti (attualmente, le Norme Tecniche per la Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008) ed i dati essenziali delle verifiche sismiche sono raccolti nella Scheda di sintesi (predisposta a livello nazionale dal Dipartimento della Protezione Civile, Circolare esplicativa n. 617/2009) dove devono essere riportati i cosiddetti indicatori di rischio.

Ebbene, – commentano i consiglieri – dall’esame delle normative di riferimento su citate e dalla presa d’atto dei contenuti della scheda emessa da Servizio Sismico Nazionale per la composizione dei dati essenziali, emerge un elemento fondamentale: l’approfondimento geologico di sito necessaria allo svolgimento delle suddette verifiche e che si deve porre alla base di esse é elemento fondamentale.

La documentazione da redigere prevede l’utilizzo di dati ed informazioni di esclusiva competenza geologica: in sostanza, la Vulnerabilità Sismica di un edificio rappresenta una valutazione della resistenza al collasso di un complesso edilizio sulla base di un modello sismo stratigrafico che solo un geologo può definire.

È in questo contesto, riaffermando comunque che la classificazione di pericolosità sismica è stata confermata di classe 3, – precisano i consiglieri di Patto Civico –  che l’Amministrazione Comunale di Seravezza. avvia studi per la valutazione della Vulnerabilità Sismica di scuole ed edifici pubblici rilevati, eppure,  in base a quanto desunto dalla delibera di giunta del 05.12.2016, risultano compresi nella spesa individuata esclusivamente oneri tecnici da riferire a professionalità di natura ingegneristico, espletamenti per i quali è sufficiente un geometra o indagini strutturali sugli edifici ma appaiono totalmente mancanti gli oneri necessari per la ricostruzione stratigrafica del sottosuolo e per una corretta definizione dell’azione sismica (le condizioni locali e a scelta della categoria di suolo determinano cambiamenti dello spettro sismico non trascurabili) e quindi, ci pare totalmente mancante, nel novero dei tecnici, la figura del geologo.

Alla luce dei recenti fatti di cronaca, nel corso dei quali i media rimbalzano ovunque, a disastro avvenuto interviste e pareri di geologi più o meno illustri, la scelta fatta dalla amministrazione comunale – attaccano Greco e Giorgi – ci pare un perfetto esempio di “sufficienza” nell’approccio al tema del rischio sismico cui è soggetto il nostro territorio, il nostro patrimonio, e che coinvolge i nostri cittadini. Noi di Patto Civico ci auguriamo per tanto che l’AC possa riconsiderare la distribuzione e l’entità delle risorse destinate alla Valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici dando maggior importanza agli aspetti geologici, come per altro la normativa ribadisce, senza approssimazioni o deduzioni improprie magari effettuate da tecnici non geologi che potrebbero condurre a risultati non corretti, fuorvianti se non addirittura pericolosi per una sottostima del rischio. Non si può essere approssimativi in trattazioni di questo genere – continuano – e se l’accuratezza non dovesse essere principio ispiratore significa che non abbiamo imparato niente dagli eventi drammatici che negli ultimi anni hanno interessato il nostro paese, in particolare il centro Italia.

A proposito della gestione delle già minime risorse rileviamo altresì, in ultima notazione che tra gli edifici da sottoporre a verifica, a spese del Comune, compaia anche Palazzo Mediceo.

Riteniamo – concludono –  che, in momenti in cui l’ottimizzazione delle risorse è aspetto prioritario della nostra comunità, sia la Fondazione Terre Medicee (Fondazione già significativamente sostenuta dai cittadini del Comune di Seravezza) a doversi occupare della suddetta verifica o, quanto meno a collaborare anche dal punto di vista economico affinché ciò venga portato a compimento.”

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ultimo aggiornamento: 23-02-2017


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