Il Ministro Calenda convoca solo le associazioni balneari che appoggiano il Governo. Assobalneari Italia che è contro il Ddl non è stata invitata
“Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria ha appreso dalla testata giornalistica Mondo Balneare che il Ministro Calenda, dopo aver reso diachiarazioni  sprezzanti riguardanti la Categoria degli Imprenditori balneari italiani, avrebbe convocato una parte delle Associazioni di Categoria per trattare la questione concessioni.

Assobalneari Italia rende noto a tutto il Comparto balneare italiano di non aver ricevuto nessuna convocazione a questo proposito e questo lo ritiene un comportamento del tutto scorretto per affrontare un tema così importante che riguarda 30.000 imprese balneari  italiane. La cosa singolare che già il 17 gennaio scorso Assobalneari Italia, aveva domandato uno specifico incontro al Ministro delle Attivita’ Produttive, attivando peraltro tutte le procedure richieste dal Ministero (che si allega), proprio per affrontare l’ argomento prima che scoppiasse la polemica generata dalle discriminatorie dichiarazioni del Ministro Calenda nei confronti dei concessionari balneari. L’ obbiettivo dell’ incontro per Assobalneari Italia era proprio quello di spiegare al Ministro delle Attivita’ Produttive le peculiarita’ e i problemi che stanno vivendo oggi 30.000 imprenditori e le ricadute di questi su un indotto di oltre 1.000.000 di lavoratori  e dare una adeguata informazione di come la stessa materia sia trattata nei Paesi Iberici.  Nessuno fino ad ora aveva pensato infatti di relazionarsi con uno dei Ministri competenti coordinati dal Ministero per gli Affari regionali. E la stessa richiesta e’ stata contemporaneamente inoltrata anche al Ministro per le Infrastrutture e Trasporti On. Del Rio.
Oggi comprendiamo perchè il Ministro Calenda abbia disatteso la nostra richiesta, ma soprattutto registriamo il fatto che, dopo aver acuito un clima già teso con dichiarazioni di attacco al nostro settore, il Dottor Calenda abbia calibrato un confronto solo con le  Organizzazioni  (Sib Fiba e Oasi) che affiancano il progetto del Governo di applicare le evidenze pubbliche e di rendere esecutiva per l Italia  una Direttiva che in altri Stati è stata disattesa. A noi questo modo di fare non piace perchè riteniamo che sia dovere di un Ministro quello di ascoltare tutti e avviare un confronto  serio con i rappresentanti, compresi quelli che esprimono posizione contrarie al Ddl, come Assobalneari Italia Federturismo Confindustria. Inoltre il Ministro deve anche tenere in conto che le posizioni di forza in termini di rappresentativita’ sono profondamente cambiate e che le tre Organizzazioni favorevoli alla riforma, che oggi il Governo vorrebbe portare avanti, non hanno piu’ la rappresentanza e il consenso che avevano una volta e per il quale gli viene attribuito un peso che ormai hanno perso.

I Balneari Italiani sono nettamente contrari alla evidenze pubbliche e non le accetteranno mai . Non è una questione di slogan o di proporre soluzioni magiche o fantascientifiche, ed esprimere la volontà degli imprenditori per Assobalneari Italia non e’ una perdita di tempo o di credibilità come il Sib Confcommercio afferma, ma e’ un dovere sacrosanto derivatogli dal mandato di rappresentatività ricevuto che, oggi più che mai, si sta rafforzando giorno per giorno.  Se il Ministro Calenda vorra’ convocarci avremo modo di spiegare la posizione di Assobalneari Italia, e della stragrande maggioranza dei balneari italiani, se invece saremo esclusi dal Tavolo ne prenderemo atto, continuando comunque a portare avanti con fermezza il NO ALLA BOLKESTEIN e LA PROROGA DI TRENT’ ANNI con l’ aiuto delle forze politiche che ci stanno sostenendo.
Assobalneari Italia invita i Balneari Italiani contrari alla applicazione della Direttiva Bolkestein il giorno 15  Marzo a Roma per un presidio di dissenso al Ddl che certifica le evidenze pubbliche. La partecipazione è importante perchè solo con la presenza ognuno di noi puó esprime il suo NO ALLA BOLKESTEIN come faranno in contemporanea i Commercianti Ambulanti per difendere il diritto a continuare nel lavoro della propria impresa”

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