Luca Bertozzi trionfa tra le mascherate di gruppo con “Salerno Via-Reggio Calabria, è stato un gioco da ragazzi” e, grazie a questo piazzamento e al primo posto dello scorso anno, accede di diritto tra le costruzioni di seconda categoria.

C’è una certezza nel Carnevale dei mille punti interrogativi che possiamo racchiudere in un nome: Luca Bertozzi. Era il 2013 quando il carosello dei politici faceva il suo debutto sui viali a mare tra le mascherate di gruppo, lasciando a bocca aperta viareggini e non che già lo vedevano alle prese con la realizzazione di un carro grande.

Sono passati cinque anni tra slitte trainate da Babbo Natale Letta, chef improvvisati all’Expo 2015, lo spettacolo circense dei politici di turno e l’ultimo gioco da ragazzi della “Salerno Via-Reggio Calabria” e la capacità di stupire e di divertire è sempre rimasta la stessa. OgnI edizione una novità, un elemento originale e mai visto tra movimenti, cura e ricercatezza dei dettagli e pure una band a bordo per dare quel tocco in più.

La sua è stata una vera e propria scalata verso il successo dopo tanti primi posti, prima nella gavetta delle maschere isolate e poi tra le mascherate di gruppo. Passione, dedizione, voglia di fare e un innato talento sono stati il mix di ingredienti che ha portato Bertozzi a salire il primo gradino che lo porterà nell’Olimpo dei maghi della cartapesta.

“Al momento non me ne rendo ancora conto, è un sogno lunghissimo. Sono stato testardo, ci ho creduto e finalmente ce l’abbiamo fatta.  Il sostegno popolare mi ha dato una grandissima carica, i frutti del tuo lavoro riesci a vederli metro dopo metro e man mano che raccogli consensi tra il pubblico”.

Adesso la festa con un pensiero già al prossimo anno. “Ci sarà da fare un bel carro pieno di posti perché c’è grande attesa e già tante prenotazioni per i figuranti. Per l’idea è nato un primo spunto, ma non ce l’ho ancora il carro nel cassetto, nel cassetto c’era solo arrivare fin qui. Non nascondo la paura, nonostante a livello tecnico siamo cresciuti tanto in tutti questi anni. Mi sono confrontato con costruzioni più grosse e articolate non tanto per strafare, ma come un allenamento”.

Un percorso iniziato tanti anni fa negli hangar di alcuni dei maghi della cartapesta del nostro Carnevale.

“Da Enrico Vannucci ho avuto la mia prima esperienza assoluta nel Carnevale. La  grande scuola è stata quella dei fratelli Cinquini. Li ringrazio perché mi hanno formato sotto tutti i fronti, c’è stato confronto  e condivisione. Non ero un semplice manovale, ma un collaboratore. Mi facevano sentire in famiglia. Vediamo se riusciamo a mettere in pratica questa formazione, la carica e la voglia ci sono tutte”.

Dodici anni tra tante vittorie e qualche piccola delusione tra maschere isolate e mascherate di gruppo, un lungo percorso nell’attesa della riapertura del concorso e dei conseguenti avanzamenti e retrocessioni. “Non è stato facile perché tra le mascherate c’è tanto agonismo, alla fine il Carnevale è sì una festa ma che mette in palio un lavoro. È stato un lungo cammino, ma non rinnego niente”.

La dedica finale va alla “Produzione Bertozzi”. “Grazie a mamma e papà che mi hanno fatto e che sono gli artefici di tutto questo. E ovviamente la mia grande squadra che mi segue e mi sostiene dal primo anno”.

Non ci rimane che attendere il 2018 per vedere cosa ci riserverà Bertozzi in seconda categoria. E non vediamo l’ora.

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Carnevale di Viareggio 2017, la classifica della Seconda Categoria

Classifica delle mascherate in gruppo Carnevale di Viareggio 2017