È l’edizione più attesa per il Carnevale di Viareggio. Dopo tanti anni di stallo, dal 2016 è stato reintrodotto il meccanismo di avanzamenti e retrocessioni che porta a stravolgimenti nelle varie categorie.
Come stabilisce il bando di concorso, sulla base delle graduatorie combinate della passata edizione e di quella di quest’anno il costruttore che ha ottenuto i peggiori piazzamenti tra i carri grandi sarà costretto a cedere il posto al miglior classificato in seconda categoria nell’arco dello stesso biennio, e così pure tra carri piccoli e mascherate di gruppo e tra queste e le maschere isolate.
Ma andiamo a vedere chi sale e chi scende.
In prima categoria va giù Franco Malfatti che, con due ultimi posti, dovrebbe retrocedere tra i carri piccoli. Usiamo il condizionale perché bisognerà attendere la decisione della Fondazione Carnevale sul destino di Politi-Borri a cui quest’anno era stata revocata l’ammissione a partecipare al concorso (nel 2016 si erano invece classificati al quarto posto).
Sale di diritto in prima categoria Jacopo Allegrucci, grazie a due primi posti consecutivi, mentre scende tra le mascherate di gruppo Emilio Cinquini. Con il terzo posto di quest’anno e il quarto posto del 2016 Cinquini supera nel punteggio finale Edoardo Ceragioli, che si salva in extremis, grazie al secondo piazzamento dello scorso anno.
Promosso e a pieni voti tra i carri piccoli Luca Bertozzi, leader delle mascherate di gruppo con due vittorie nel 2016 e nel 2017. Retrocede tra le maschere isolate Enrico Vannucci che, con l’ultimo piazzamento di quest’anno e il sesto posto della passata edizione, non riesce a fare meglio di Adolfo Milazzo (quarto nel 2017 e ultimo nel 2016) e di Giampiero Ghiselli (un sesto e un settimo posto).
Sorpresa tra le maschere isolate dove sale tra le mascherate di gruppo Silvano Bianchi. Dopo solo tre anni di gavetta nella categoria minore, Bianchi trionfa grazie a due primi posti nel segno di Angela Merkel, protagonista delle opere che lo hanno portato alla vittoria. Niente da fare per i suoi inseguitori, che dovranno aspettare i prossimi anni per sperare nel grande salto di categoria.
