Profughi in rivolta a Lido di Camaiore: l’episodio che si è verificato lunedì è purtroppo la conferma di quanto abbiamo sostenuto fin dall’inizio su questa vicenda e fa cadere il velo di ipocrisie, che l’attuale Amministrazione e il Sindaco Del Dotto in prima persona hanno cercato di portare avanti in questi mesi.

“Il tanto esaltato progetto di micro-accoglienza ha dimostrato tutte le sue contraddizioni e soprattutto i limiti – afferma il Candidato Sindaco Giampaolo Bertola – Il quadro edulcorato che il Primo Cittadino ha tentato di diffondere si è duramente scontrato con la realtà. I migranti si sono ribellati perché sono state loro ritirate le tessere, con le quali risulta che acquistassero alcool e prodotti tecnologici, anziché beni di prima necessità; fino a oggi è forse mancato un effettivo controllo e qualcuno ne ha approfittato. Ma non appena si cerca di prendere provvedimenti, la situazione precipita: sono dovuti intervenire polizia e carabinieri. Non si può certo parlare di integrazione e circolo virtuoso. Il Sindaco Del Dotto dovrà a questo punto dare delle spiegazioni e prendere subito provvedimenti, prima che la situazione diventi ingestibile.”

“La questione migranti non può essere certo affrontata o risolta a livello locale, dal momento che si tratta di un problema strutturale, che riguarda l’Italia e l’Unione Europea – continua Bertola – Una cosa è tuttavia sicura: le Amministrazioni locali non possono “giocare” su questo tema, a discapito della sicurezza e della tranquillità dei propri concittadini. La mia posizione è chiara e netta: no a un’accoglienza indiscriminata, no a una presenza massiccia e capillare di richiedenti asilo sul nostro territorio, che è già caratterizzato da seri problemi di sicurezza, con un’insufficiente presenza di Forze dell’Ordine e tutte le conseguenze connesse. Non ha senso, insomma, mettere Camaiore a rischio di tensioni sociali, disagi e episodi più o meno gravi, come quello accaduto a Lido.”

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#CiMettoLaFaccia, il video a sostegno di Del Dotto sindaco

“Risorse per i migranti sì, e per i nostri indigenti, no?”