Ad Alfredo Altavilla, Amministratore Delegato di Abarth (CEO) e Chief Operating Officer EMEA Region FCA Group (COO) il prestigioso Premio internazionale Barsanti e Matteucci e premio speciale alla memoria a Carlo Abarth.

Premio Barsanti e Matteucci

Il riconoscimento, promosso dal Comune di Pietrasanta e dal Rotary Club Viareggio Versilia con il patrocinio dell’Università di Pisa e la collaborazione con l’Osservatorio Ximeniano di Firenze e Fonderia d’Arte Del Chiaro, sarà consegnato sabato 8 aprile, alle ore 18.00, nella suggestiva cornice dell’ex convento del Chiostro di S. Agostino, nel centro storico della Piccola Atene, in occasione di una cerimonia pubblica che sarà accompagnata da una esposizione di vetture ideate dall’azienda fondata da Carlo Abarth come Abarth 124 spider, Abarth 595 Pista, Abarth 695 biposto R-3T, Abarth 124 rally e da sessioni di test drive per il pubblico per tutto il weekend.

Un premio speciale alla memoria sarà attribuito a Carlo Abarth, imprenditore di origini austriache che nel 1949 inventò il marchio sportivo con lo “Scorpione” diventato simbolo di prestazioni, passione e vittoria. A ritirarlo sarà la vedova Anneliese Abarth. Sarà presente alla manifestazione anche il campione di rally Maurizio Verini.

“C’è gusto ad umiliare,con una modesta utilitaria,vetture di classe e prezzo superiore”
cit. Karl Abarth.

Alfredo Altavilla, Biografia

Alfredo Altavilla
Alfredo Altavilla

Alfredo Altavilla è a capo del gruppo Fiat Chrysler non solo per l’Europa, ma anche per il Medio Oriente e l’Africa dal novembre 2012. Nato a Taranto e laureato in economia all’Università Cattolica di Milano, è inoltre Head of Business Development e membro del Group Executive Council (GEC) dal 1° settembre 2011.

Nel 1990 è stato assunto in Fiat Auto, dove inizialmente si è occupato di operazioni internazionali nell’ambito delle attività di pianificazione strategica e sviluppo prodotto. Nel 1995 è stato nominato Responsabile dell’Ufficio Fiat Auto di Pechino e nel 1999 Responsabile delle attività in Asia.

Dal 2001 si è occupato di Business Development, assumendo nel 2002 il coordinamento delle attività riguardanti l’alleanza con General Motors e, nel 2004, l’incarico di gestione di tutte le alleanze.
Nel settembre del 2004 è stato nominato Presidente di FGP (Fiat/GM Powertrain JV) e Senior Vice President Business Development di Fiat Auto.

Nel luglio del 2005 è diventato Chief Executive Officer di TOFAS, joint-venture paritetica tra Fiat Auto e Koç Holding quotata alla Borsa di Istanbul, mantenendo la responsabilità di Business Development.

Nel novembre del 2006 è stato nominato Chief Executive Officer di FPT – Fiat Powertrain Technologies. A luglio 2009 è entrato nel Consiglio di Amministrazione di Chrysler Group LLC e a ottobre 2009 è stato nominato Executive Vice President Business Development di Fiat Group.

Da novembre 2010 a novembre 2012 è stato President and Chief Executive Officer di Iveco, facendo anche parte, da gennaio 2011 a novembre 2012, del Fiat Industrial Executive Council (FIEC).

Barsanti e Matteucci. L’invenzione del Motore a scoppio

Nicolò Barsanti nacque a Pietrasanta il 12 ottobre 1821. Si formò presso i padri scolopi dove fu ordinato sacerdote assumendo il nome di padre Eugenio. Nel 1841 Barsanti iniziò la sua attività didattica al Collegio San Michele di Volterra; a tal periodo risalgono le prime sperimentazioni.

Trasferitosi ad insegnare fisica e idraulica a Firenze ebbe la possibilità di sviluppare la sua idea e soprattutto d’incontrare l’ingegnere Felice Matteucci con cui collaborerà per il resto della vita.

I due riuscirono a depositare l’invenzione del motore a scoppio il 5 giugno 1853 presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze e, nell’anno successivo, a brevettarla in Inghilterra, Francia, Belgio, Prussia e Piemonte. La costruzione del motore ebbe inizio presso le officine di Pietro Benini nel 1860. Quello stesso anno, durante l’Esposizione Nazionale di Firenze delle Arti e delle Industrie, fu messo in funzione un modello del motore Barsanti-Matteucci costruito dalle officine meccaniche del Pignone.

Nel 1856 i due svilupparono un motore a due cilindri con potenza di cinque cavalli vapore; due anni dopo costruirono il modello a due pistoni contrapposti che fu realizzato a Zurigo dalla ditta Escher-Wyss. Dopo diverse ricerche Barsanti e Matteucci decisero di affidare la produzione industriale di un motore da quattro cavalli alla società John Cockeril di Seraing, in Belgio, a partire dal prototipo costruito nelle officine Bauer di Milano.

Ma Barsanti morì due mesi dopo il suo arrivo in Belgio, nell’aprile 1864. Nel 1954 le ceneri di Barsanti furono traslate dalla chiesa di S. Giovannino nella Basilica di Santa Croce, a Firenze, nota per le numerose sepolture di sommi artisti, di letterati e scienziati.

La storia del premio Barsanti e Matteucci.

Il Premio, è stato assegnato sempre a personalità italiane e internazionali del mondo dell’automobile tra cui Giorgetto Giugiaro e Gerhard Ertl, premio Nobel e inventore della marmitta catalitica, agli astronauti Maurizio Cheli e Jessica Kite, al direttore tecnico e della ricerca di Rolls-Royce Philips Ruffles e al Ceo Ferrari Alfredo Felisa, è stato istituito nell’anno 2000 per ricordare Eugenio Barsanti, pietrasantino di nascita e Felice Matteucci, i due geniali scienziati toscani che esattamente 160 anni fa inventarono il motore a scoppio.
In concomitanza con il Premio sarà aperto al pubblico il Museo dedicato al padre del motore a scoppio (sabato e domenica, dalle 16.00 alle 19.00 e nei giorni festivi). 

L’albo d’oro del Premio Barsanti e Matteucci

2016: Alfredo Felisa, Ceo Ferrari

2014: Philippe Guédon, progettista, inventore del monovolume (Espace)

2013: Stephan Winkelmann, presidente e ad della Lamborghini

2012: Gian Paolo Dallara, progettista ed industriale

2011: Giorgetto Giugiaro, designer ed industriale

2010: Gerhard Ertl, Premio Nobel per la chimica

2009: Massimo Lucchesini, direttore generale di Alenia Aermacchi

2008: Team Renault F1, campione del mondo di Formula 1

2007: Pier Francesco Guarguaglini, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica

2006: Massimo Tarenghi, direttore del Progetto ALMA

2005: Gunter Kappler, chairman dell’Aeronautical European Team

2004: Paolo Martinelli, direttore dello sviluppo motori della Ferrari F1

2003: Maurizio Cheli e Jessica Kite, astronauti

2002: Philips Ruffles, direttore tecnico e della ricerca di Rolls-Royce

2001: Giacomo Agostini, più volte campione del mondo di motociclismo

2000: Stefano Iacoponi, Presidente del Centro Ricerche Fiat

 

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