Foto provincia.lucca.it

VIAREGGIO. “La sicurezza, la salute, il lavoro sono beni e diritti inviolabili, continuamente messi in discussione da logiche di mercato e di profitto disumane. Da percorsi sbagliati che perdono di vista il diritto alla vita ed alla salute. Dopo un incidente mortale sul lavoro nessuno protegge le famiglie, la macchina della giustizia fa fatica a procedere, iniziano i silenzi, le complicazioni, le mosse sbagliate, i tempi assurdi. Voglio provare a continuare la mia battaglia dentro le istituzioni perché si sono troppo allontanate dal cittadino e dai suoi problemi.” Si presenta così Gloria Puccetti, consigliere provinciale di Sel e candidata alle primarie del partito di Vendola per il Parlamento, in programma domani sabato 29 dicembre.

“Le leggi vanno migliorate perché devono avere come obiettivo il bene dell’essere umano e non la sua distruzione. Lo abbiamo scritto nello Statuto del coordinamento nazionale a cui appartengo, ‘Noi non dimentichiamo’: raccoglie persone che hanno subito un grave lutto per un terremoto, per il crollo di una scuola, perché passa un treno pieno di gas gpl, perché si è costretti a lavorare per anni a contatto con l’amianto.

“Conoscendo le altre storie ho imparato a lottare con coraggio per tutte le cose in cui crediamo o che crediamo degne di migliorare la nostra vita. Perché il mio problema è uguale a quello degli altri. Risolvere questo problema tutti insieme è la buona politica.

“Il Comitato Matteo Valenti – il ragazzo viareggino morto in un incidente sul lavoro nel novembre 2004 e figlio di Puccetti, ndr – lavora da anni con tutte le scuole di ogni ordine e grado per informare gli studenti sulla sicurezza e coinvolgere le loro giovani menti su un tema difficile ma importante quando entreranno nel mondo del lavoro. Mi hanno regalato dei contributi inaspettati. Incontrarli e parlare con loro è stata una delle cose più belle che mi sono capitate in questi anni.

“I giovani sono la nostra vera ricchezza, ci danno di continuo delle prove meravigliose, fanno scoppiare la voglia di democrazia, sono trasversali, in rete, veloci, non sono interessati ai luoghi di potere, anzi si oppongono al matrimonio tra denaro e potere perché mettono al centro dei loro interessi i beni primari, l’ambiente, la giustizia, l’essere umano.

“Solo con loro e uniti si vince e possiamo tentare di far rinascere una buona politica, ricordandoci sempre, come dice Vendola, di tenere un piede nella cronaca e uno fuori, nel sogno. Il futuro è dove meno te lo aspetti.”

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