MASSAROSA. La cittadinanza si mobilita e scende in piazza, per dire no agli aumenti della tassa sui rifiuti. Lo faranno a Massarosa, lunedì alle 15 davanti le scuole e elementari e, a quanto pare, anche sabato 9 novembre alle 11.30 nella piazza del mercato. Poi da lì il corteo si muoverà verso il municipio.

In questi giorni infatti stanno arrivando nelle case dei massarosesi i primi bollettini di pagamento. In molti casi scaduti: ma su questo l’amministrazione aveva avvisato nei giorni scorsi che c’è comunque tempo 15 giorni dalla ricezione dell’avviso di pagamento.

Ma non è solo il ritardo a far gridare allo scandalo. Quanto le cifre. Nonostante gli aumenti della Tares erano stati abbondantemente preannunciati, molti cittadini se ne sono resi conti solo quando hanno trovato l’avviso di pagamento nella cassetta postale. E in questi giorni al bar, nelle piazze, negli uffici, non si parla d’altro.

“Più di 200 euro per 50 metri quadri”, “400 euro per 100 metri quadri”, “529 euro per meno di 90 metri quadri”, “800 euro per 120 metri quadri”: queste le segnalazioni che in queste ore i cittadini denunciano sui social network. E così hanno indetto questa manifestazione spontanea per lunedì mattina. Anche se, nel corso della mattinata, alle redazione dei giornali è arrivata notizia di un’altra manifestazione, in questo caso organizzata per sabato prossimo alle 11.30.

Alla manifestazione di protesta di lunedì ha già annunciato la sua presenza anche il vicesindaco e assessore al bilancio del Comune di Massarosa, Adolfo Del Soldato, che ha manifestato l’intenzione di incontrare i cittadini scontenti per spiegare loro i motivi degli aumenti. “Io ci metterò la faccia – dice – ma le responsabilità sono da cercare a Roma”

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