VIAREGGIO. “Continua una polemica basata su un equivoco di fondo che qualcuno strumentalizza per tentare di annullare la volontà espressa con il voto da migliaia di consorziati: in bonifica non c’è un voto a persona, una testa un voto, come nelle altre elezioni, ma un voto a consorziato.” Con una nota stampa la lista Ambiente, Sicurezza e Sviluppo, candidata alle recenti – e discusse – elezioni per il nascituro Consorzio Toscana Nord.

“E chi è il consorziato secondo la legge 315/33 sulla bonifica? Facciamo un esempio:

-Andrea è proprietario della casa X, soggetta a tributo: Andrea è un consorziato.
-Andrea e Luisa sono proprietari del terreno Y, soggetto a tributo: Andrea e Luisa (insieme) sono un consorziato.
-Andrea, Luca e Luisa sono proprietari di una casa Z: Andrea, Luca e Luisa (insieme) sono un altro consorziato.
Sono tre consorziati ed esprimono tre voti perché Andrea vota per il primo immobile, Luisa, se ha la quota maggioritaria, nel secondo e Luca, sempre se ha la quota maggioritaria, per il terzo.

“Ma se i voti da esprimere sono tre e se ipotizziamo che sia invece Andrea ad avere le quota maggioritaria in ciascun immobile, Andrea ha il diritto di esprimere tre voti ed ogni volta che vota rappresenta un bene diverso.
Le norme sono chiarissime: anche se a votare è la stessa persona fisica, secondo la bonifica, è un consorziato diverso perché rappresenta un bene diverso.

“Ipotizzare che per i tre immobili possano essere espressi numero di voti a diversi seconda di chi è il proprietario che ha la quota maggiore di proprietà, è un assurdo giuridico contrario alla legge sulla bonifica. Anche il regolamento delle elezioni per il consorzio, approvato dalla regione, prevede che ‘ciascun consorziato è iscritto nell’elenco degli aventi diritto al voto una sola volta” Inoltre è la stessa legge regionale stabilisce che ogni consorziato ha diritto ad un voto.

“Ma allora i sindaci di Massa e Carrara hanno pienamente rispettato la legge perché sono stati iscritti, giustamente dalla Regione stessa, più volte nell’elenco degli aventi diritto al voto ed ogni volta che hanno votato rappresentavano un consorziato diverso.

“L’albo degli aventi diritto al voto è un documento che ha avuto un iter molto preciso di approvazione: è stato in pubblicazione per 30 giorni proprio perché chiunque lo ritenesse non corretto potesse avanzare osservazioni. Nessuno – liste avversarie, cittadini, la Regione stessa – ha osservato alcunché quindi considerando l’elenco degli aventi diritto al voto valido a tutti gli effetti.

“Cioè hanno ritenuto corretto, come in effetti è e come la Regione stessa ha stabilito, che ogni volta che un nome di un consorziato vi appare possa esercitare il diritto di esprimere un voto. Anche i presidenti di seggio hanno riconosciuto questo diritto e lo hanno legittimato, è infatti compito dei presidenti di seggio controllare il rispetto delle regole, consegnando ai sindaci di Massa e Carrara le schede per votare e non sollevando eccezione alcuna.

“La Lista Ambiente Sicurezza e Sviluppo chiede alla Regione Toscana che sia spazzata via rapidamente ogni incertezza sulla piena legittimità del voto dei sindaci perché il rischio più grande di una polemica infinita è quello di mettere in discussione, oltre alla positiva riforma sulla bonifica fatta dalla Regione stessa, il bene più prezioso in democrazia: non riconoscere i risultati del voto, negare la volontà espressa chiaramente da chi ha votato e il diritto di governare a chi ha vinto in modo chiaro, trasparente ed inequivocabile. Questo sì che sarebbe il vero scandalo, la vera illegittimità.

“Vorremmo infatti ricordare a tutti che i consorziati che hanno dato fiducia alla Lista Ambiente Sicurezza e Sviluppo sono stato un totale di 6.890 consorziati contro i 4.144 della seconda lista e gli 877 della terza. Migliaia di voti di differenza, non le poche decine, peraltro legittime, di cui stiamo discutendo.”

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