Il Teatro dell’Olivo di Camaiore è uno dei più antichi di tutta la Lucchesia. Costruito nel 1500 ospitava originariamente un tiratoio della lana che fallì dopo qualche anno. Si dovette aspettare il 1649 prima che l’Accademia dei Deboli, associazione formata da alcuni cittadini camaioresi, chiedesse di riaprire l’edificio per adibirlo a teatro.

Nel corso degli anni vennero realizzati alcuni interventi per migliorare la struttura come la costruzione dei palchetti nel primo e secondo ordine, del palco e la ristrutturazione della sala che prese una forma ovale.

Nel 1920, oltre alla trasformazione in galleria dell’ultimo ordine di palchi e del loggione, vennero rinnovate tutte le decorazioni per opera del pittore Domenico Ghiselli. Nel 1927 furono eseguiti i decori del soffitto ad opera di Dino Spelta, pittore camaiorese. Come molti altri teatri di queste dimensioni, dopo aver riportato gravi danni durante l’ultimo conflitto mondiale a seguito dello scoppio di alcune mine all’interno dell’edificio, e dopo i risarcimenti eseguiti dal Genio Civile, ha svolto ancora un’attività prevalentemente cinematografica prima della chiusura avvenuta nel 1955.

Dopo un lungo periodo di abbandono e dopo essere stato acquisito dall’Amministrazione Comunale, alla metà degli anni ottanta è stato avviato un vasto progetto di recupero sia strutturale che funzionale su progetto dell’architetto Riccardo Gizdulich.

Dopo una serie di lavori di ristrutturazione, il Teatro dell’Olivo è stato riaperto ai cittadini nel 2003.

Oggi, grazie anche alla proficua partnership tra la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e l’amministrazione del Comune di Camaiore, il Teatro dell’Olivo offre una ricca  Stagione di Prosa. A disposizione degli spettatori un’ampia offerta culturale modulata su spettacoli serali e su matinée riservate agli istituti scolastici del territorio.

 

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