Il pollo yakitori è un piatto tipico della tradizione culinaria giapponese, che nonostante abbia un nome così esotico è di una facilità estrema, che non ha nulla da invidiare ai più conosciuti Sushi, Tempura o Yakiniku.
La ricetta del pollo yakitori l’ho provata insieme alla mia amica Megumi Shokunin cuoca giapponese che vive a Massa, originaria di Musashino poco distante da Tokyo, che ho conosciuto frequentando il suo rinomato e divertente corso di sushi.

Il pollo yakitori in Giappone

Il pollo yakitori si presta benissimo come antipasto oppure come secondo piatto, richiede poco tempo, è facile e divertente farlo in compagnia. In Giappone il pollo yakitori  やきとり è in realtà uno spuntino da consumarsi dopo il lavoro con un buon boccale di birra fresca.

Se vi recate nella terra del sol levante è una tappa obbligata uno yakitori-ya. Vi ritroverete immersi in un classico e pittoresco scorcio di vita giapponese. Gli yakitori-ya sono i classici ristoranti fumosi e arredati in legno, che vediamo nei film o nei cartoni animati, dove le persone mangiano gomito a gomito attorno ad un bancone. Dietro al bancone, dei cuochi indaffarati preparano le pietanze per i commensali direttamente sulla carbonella. Il servizio negli yakitori-ya è solitamente molto rapido, rinomato per il buon cibo e per essere ben frequentati grazie alla bella atmosfera che offrono.

Cosa significa Yakitori?
La parola Yakitori in giapponese, significa appunto “grigliato”, ed è frequente vederlo nelle bancarelle delle feste tradizionali giapponesi (i “matsuri”), dove centinaia di persone si riversano nelle strade e nei parchi.

Lo Yakitori ha una storia molto interessante, pensate che risale al periodo giapponese denominato “Edo” che va dal 1603 al 1867. Megumi mi ha raccontato che già all’epoca esisteva uno spiedino di carne d’uccello, che dopo una marinatura in salsa di soia, veniva grigliato. Ma è solo con l’ingresso dei missionari che la carne d’uccello diventa di pollo, divenendo una pietanza molto ambita perché costoso e poco comune, in particolare perché il buddismo proibiva il consumo di pollo, alla stessa stregua di altre carni. E’ con la seconda guerra mondiale che il pollo è divenuto un prodotto di facile reperimento, inflazionando il prezzo del pollo, e rendendolo un prodotto di largo consumo, e anche in questo caso il Giappone può rendere grazie al mondo occidentale.

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Pollo Yakitori
Pollo Yakitori dalla tradizione culinaria giapponese, una ricetta semplice e veloce a prova di single incalliti, grazie alla ricetta di Megumi Shokunin.
pollo Yakitori
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 10 minuti
Tempo Passivo 2 ore
Porzioni
persone
Ingredienti
  • 10 ml salsa di soia giapponese
  • 10 ml mirin vino di riso giapponese (in vendita nei negozi di specialità orientali)
  • 1 g aglio uno spicchio sbucciato e tritato
  • 21 g zenzero in sciroppo (in vendita nei negozi di specialità orientali)
  • 250 g pollo petto
  • 12 g Olio d'oliva 2 cucchiai
  • 10 g cipollotto tritato (facoltativo)
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 10 minuti
Tempo Passivo 2 ore
Porzioni
persone
Ingredienti
  • 10 ml salsa di soia giapponese
  • 10 ml mirin vino di riso giapponese (in vendita nei negozi di specialità orientali)
  • 1 g aglio uno spicchio sbucciato e tritato
  • 21 g zenzero in sciroppo (in vendita nei negozi di specialità orientali)
  • 250 g pollo petto
  • 12 g Olio d'oliva 2 cucchiai
  • 10 g cipollotto tritato (facoltativo)
pollo Yakitori
Istruzioni
  1. Prendete una terrina ed amalgamateci il vino di riso (mirin), la salsa di soia, lo sciroppo di zenzero, e lo spicchio d'aglio tritato.
  2. Ora tagliate i petti di pollo a dadini di una dimensione di circa 2 cm l'uno, ed immergeteli nella marinata che avete appena concluso, per almeno due ore. Magari ricoprite la terrina con un po' di pellicola, e mettete in frigo, così evitate problemi sanitari... si sa mai...
  3. Passate le due ore, estraete i dadini di pollo, sgocciolateli e metteteli da parte. La marinata andrà riscaldata in una pentola, fino a fargli raggiungere il bollore per due minuti, dopo di che spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
  4. Prendete degli spiedini di bambù, ed immergeteli per dieci minuti in acqua fredda, così eviterete si brucino in fase di cottura, nel frattempo, tritate il cipollotto e lasciatelo da parte, vi servirà alla fine della ricetta.
  5. Infilzate i dadini di pollo negli spiedini
  6. Scaldate la bistecchiera a fuoco vivace, (gli spiedini possono essere preparati anche al grill del forno ma temo che un single incallito, non apra il forno quasi mai, o con il barbecue durante la bella stagione).
  7. Spennellate gli spiedini con dell'olio, e posizionateli sulla bistecchiera, girandoli e spennellandoli con la salsa che avete preparato per dieci minuti, in modo da farli grigliare su tutti i lati, fino a che non saranno completamente cotti. Mi raccomando tenete almeno metà della salsa da parte.
  8. Impiattate spolverando gli spiedini con il trito di cipolloto che avete preparato, e usate la salsa marinata come condimento in cui intingere i pezzetti di pollo.
  9. Facoltativo: potete servire gli spiedini accompagnati a del riso bianco
Recipe Notes

Questa versione di pollo yakitori è una variante approcciabile per noi occidentali, infatti difficilmente saremmo disponibili a provare altre varianti in cui vengono cucinate tutte le parti del pollo, interiora, pelle, cartilagini, ma de gustibus non disputandum est. Lo yakitori può essere fatto con qualsiasi carne, verdura o pesce, tagliate a pezzetti ed infilzate su degli spiedini.


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