Gli shortbread sono i biscotti burrosi per eccellenza di origine scozzese. Il nome shortbread si riferisce alla particolare friabilità di questo tipo di biscotti (“short” è un termine in disuso per friabile) e letteralmente significa pane friabile.
Insostituibili se siete amanti del tè delle cinque, sono indicati anche per una dolce pausa.

Shortbread: la storia di questi biscotti è antica quanto la cucina che li ha creati.

La storia di shortbread inizia con un “pane biscotto” medievale. Gli avanzi di pane venivano messi in forno ad asciugarsi fino a quando non diventavano un prodotto croccante simile alle nostre fette biscottate e primo biscotto, nel senso di cotto due volte. A poco a poco il lievito nel pane è stato sostituito dal burro, così legata alla cultura contadina dell’allevamento di bestiame presente in Scozia e così a poco a poco il pane si è trasformato in un frollino!

“Per la preparazione di pasta frolla e torte, il burro è stato inizialmente un’alternativa alla panna fresca, ma alla fine l’ha sostituita, perché ha un più alto e concentrato tenore di materia grassa, ed era più facilmente conservato ed immagazzinato … Ciononostante il burro è apparso in una parte relativamente piccola dei piatti nei libri di ricette medievali, che sono state scritte principalmente da e per i cuochi della nobiltà. Fu solo in epoca Tudor che l’emergente classe media, che non disprezzava il burro come il cibo dei poveri, cominciò a usarlo liberamente in ogni ambito possibile di cucina, stabilendo una tendenza che sarebbe durata per circa duecento anni”. (Da —Food and Drink in Britain: From the Stone Age to the 19th Century, C. Anne Wilson [Academy Chicago:Chicago] 1991 (p. 161-164)

Così si crea lo shortbread : inizialmente era considerato un lusso e riservato alle occasioni speciali come Natale e capodanno (Hogmanay), preparato in forme rotonde e grandi che simboleggiavano il sole (Si tratta di una residuo delle antiche torte di Capodanno che erano i simboli del sole). Ma in particolare era riservato ad un’occasione speciale: una torta di shortbread decorata veniva rotta sulla testa della giovane sposa che stava per entrare nella sua casa, per augurarle prosperità . Questi frollini tradizionali scozzesi erano già ben conosciuti prima del XII secolo con il nome di Petticoat Tails (divennero poi i favoriti di Maria Stuart) nella loro forma originale che prende probabilmente il nome dalle pesanti e ricche sottovesti (tallis) in auge durante il regno di Elisabetta prima che si creavano proprio così, ovvero accostando tanti triangoli fino a formare un cerchio.

Gli  shortbread principalmente si trovano in tre formati: gli shortbread fingers, i più tipici, di forma rettangolare allungata e molto spessi, gli shortbread rounds, di forma rotonda simili agli altri tipi di biscotti, infine i petticoat tails, un grande biscotto unico circolare che viene diviso in spicchi.

In questa versione della ricetta aggiungiamo un tocco mediterraneo del mandarino ad esaltare ancora di più in gusto delicato del burro.

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Shortbread al profumo di mandarino
Gli shortbread sono i biscotti burrosi per eccellenza di origine scozzese. Il nome shortbread si riferisce alla particolare friabilità di questo tipo di biscotti ("short" è un termine in disuso per friabile) e letteralmente significa pane friabile. Insostituibili se siete amanti del tè delle cinque, sono indicati anche per una dolce pausa. Gli shortbread principalmente si trovano in tre formati: gli shortbread fingers, i più tipici, di forma rettangolare allungata e molto spessi, gli shortbread rounds, di forma rotonda simili agli altri tipi di biscotti, infine i petticoat tails, un grande biscotto unico circolare che viene diviso in spicchi.
shortbread
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
Persone
Ingredienti
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
Persone
Ingredienti
shortbread
Istruzioni
  1. Lavate il mandarino, asciugatelo e grattugiate solo la parte arancione della scorsa
  2. In una ciotola o nella planetaria, lavorate il burro morbido a pezzetti con lo zucchero a velo setacciato fino a ottenere un composto soffice.
  3. Unite la farina e la scorsa grattugiata, mescolando fino a ottenere un impasto morbido e friabile. Fate una palla, infarinatela leggermente e con un mattarello stendetela a uno spessore di circa 5 millimetri.
  4. Con un coltello o un taglia biscotti rettangolare incidete la pasta per ottenere dei rettangolo di circa 5 centimetri di lunghezza per 2 centimetri di larghezza. Bucherellateli con una forchetta e poneteli su una teglia rivestita di carta forno.
  5. Fate raffreddare i biscotti in frigorifero per 15-30 minuti. Nel frattempo preriscaldate il forno a 170°C. Passateli dal frigo al forno e cuocete per circa 15 minuti. Dovranno essere leggermente dorati sulla parte inferiore.
  6. Lasciateli raffreddare su una griglia e conservateli successivamente in una scatola di latta.

Omino di pan di zenzero, dolce delle feste.

Riso selvaggio con totano affumicato e carciofi