Lo dimostrano gli oltre 551 mila euro di budget dei due recenti Bandi pubblicati dal Servizio istruzione, formazione, lavoro e sviluppo economico della Provincia di Lucca (www.luccalavoro.it), messi a disposizione fino al 21 marzo 2012, rispettivamente grazie alle risorse del POR Fondo Sociale Europeo (FSE) 2007-2013, e dei Fondi Ministeriali a favore dei collaboratori a progetto provenienti da crisi aziendali (legge 223/91).
La Carta Ila, istituita quasi due anni fa dalla Provincia di Lucca e dalla Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno per favorire l’entrata (o il reinserimento) nel mondo del lavoro di disoccupati o lavoratori atipici, consente un accesso rapido e flessibile alla formazione professionale per i soggetti più deboli e, a differenza dei più comuni voucher (i buoni formativi), ha la particolarità di finanziare anche l’attività formativa non “ufficiale”, purché finalizzata a colmare il gap tra l’attuale situazione del richiedente e la sua effettiva “occupabilità”, in modo da facilitarne il reinserimento nel mondo del lavoro. Tipico l’esempio del contributo concesso per pagare baby-sitter o badanti per consentire la frequenza di un corso di formazione professionale.
L’avviso pubblicato dalla Provincia ha validità generale fino all’esaurimento dei fondi disponibili e comunque non oltre il 21 marzo. Possono accedere ai fondi disoccupati iscritti ai Centri per l’Impiego, donne in reinserimento lavorativo e lavoratori atipici (co.co.co e co.co.pro), senza limiti di età, con priorità per donne, laureati, diplomati e immigrati. I potenziali destinatari sono individuati attraverso uno o più colloqui di orientamento e valutazione nei Centri per l’Impiego (su prenotazione), durante i quali si verificano la proposte anche in base alla coerenza della formazione ipotizzata rispetto ai requisiti del soggetto, alle esperienze pregresse, alle motivazioni del candidato e alla spendibilità sul mercato del lavoro.