Al centro della querelle uno sversamento di liquido di colore bianco nel tratto del fosso tra Via Comparini e Via dela Bozzana. “Quel liquido biancastro proviene dalle abitazioni civili che nulla hanno a che fare con l’attività agricola. Gli scarichi esistenti lungo il Fosso Guidario, Lamalunga e Fontanella immettono acque meteoriche raccolte dai tetti delle serre – spiega Coldiretti – Le porte delle nostre aziende sono aperte a tutti, anche a chi sta tentando, da mesi ormai, di gettare discredito su un settore importante al pari di altri per l’economia, l’occupazione e il territorio”.
Sull’accaduto per accertare responsabilità ed attuare la bonifica sono intervenuti anche il Consorzio di Bonifica, la Polizia Municipale di Montignoso e l’ufficio ambiente del Comune di Viareggio.
L’ennessima accusa non è andata però giù alla principale organizzazione agricola che è pronta ora a “ricorrere a vie legali per tutelare l’immagine dell’agricoltura locale più volte tirato in ballo senza prova alcuna e di un settore di eccellenza apprezzato in tutto il mondo. Abbiamo dimostrato, con prove scientifiche, in più circostanze, la nostra estraneità. Siamo stufi – spiega Dina Pierotti, Presidente Provinciale Coldiretti – di essere ogni volta additati come negativi protagonisti di casi di inquinamento di fossi e corsi d’acqua. Prima il Lago di Massaciuccoli, e anche in quell’occasione la verità è venuta a galla, poi ancora casi di fossi e fossetti che da qualche anno tormentano l’agricoltura”.
Attacchi che Coldiretti teme possano nascondere altri interessi: “Le aziende – analizza Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti – sono le prime a rispettare l’ambiente e la sicurezza prima di tutto di chi lavora. Sono state fatte congetture fuori dal mondo, completamente di fantasia per gettare ombre sull’agricoltura che ricordo, in questo territorio, da lavoro a migliaia di persone”. Da qui il rilancio dell’iniziativa “Porte Aperte”: “Venite – conclude Ciarrocchi – non abbiamo nulla da nascondere noi. Siamo i primi a chiedere il rispetto della legalità. Se c’è qualche impresa che non rispetta le regole non avremo avuto nessun timore a metterla alla porta”.