“Non mi aspettavo di vincere – ammette – anche se ero consapevole della bontà del mio lavoro. Probabilmente alla giuria è piaciuta questa aria di novità, perché questa non era una semplice costruzione, ma un complesso di movimenti e felicità, diverso dagli anni precedenti”.
Il suo trionfo Marzia lo dedica a tutti coloro che l’hanno sostenuta, dall’inizio alla fine, ma anche e soprattutto a suo padre: “Finalmente l’ho reso felice, perché non aver mai vinto il primo premio per me era come deluderlo. Ringrazio poi chi ha creduto in me, rendendomi veramente contenta”.