Per questo il Comune di Viareggio si è attivato, nella persona del sindaco Luca Lunardini, per cercare di evitare l’ennesimo “taglio” che sta per abbattersi sulla città. Nei giorni scorsi Lunardini ha convocato il direttore della locale sezione della Dogana sollecitando dati numerici a sostegno della tesi di Viareggio.
Nella giornata di oggi (giovedì 8 marzo) il sindaco ha poi ricevuto i rappresentanti della cantieristica viareggina e gli operatori portuali, per mettere a punto un’offensiva nei confronti dei vertici delle Agenzie doganali. “Di ufficiale non c’è ancora nulla – osserva Lunardini – ma voci ufficiose, attendibili e insistenti, fanno temere un colpo di scure. Quindi è meglio muoversi per tempo. Tutti gli operatori concordano sul fatto la Dogana di Viareggio ha una mole di lavoro assai superiore alla Dogana di Lucca. Purtroppo gli accorpamenti vengono fatti sulla carta geografica, concentrando i servizi in automatico sul capoluogo di Provincia. Ma in questo caso i disagi sarebbero maggiori”. Così il sindaco ha scritto una lettera al dirigente nazionale dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi, e ai responsabili degli uffici Interregionale (Toscana-Sardegna-Umbria) e di Pisa, da cui dipende oggi la Dogana viareggina. Nelle lettere Lunardini sollecita un incontro urgente, al quale il primo cittadino intende presentarsi munito di dati e numeri a sostegno di una rivendicazione assai sentita in Darsena.