“Il problema, invece, è proprio questo: la città sta facendo le spese di questa commedia tragica che da qualche mese ha lasciato la nostra comunità letteralmente alla deriva, impotente spettatrice di un ignominioso mercato delle vacche – nel senso deteriore del termine.
“Si sperava che le dimissioni del sindaco fossero l’ultimo rigurgito di una qualche dignità ma l’averle ritirate dimostra – se ce ne fosse stato ulteriore bisogno – che ciò che interessa a questi amministratori non è purtroppo il
bene della nostra comunità.
“Da Rifondazione Comunista e dalla Federazione della Sinistra il commissario prefettizio non è mai stato considerato una manna dal cielo, perché abbiamo ben chiaro che l’unico criterio utilizzato sarebbe quello della quadratura dei
conti – i quali, si sa, in assenza di chiare scelte politiche quadrano solo aumentando indiscriminatamente le imposte.
“Ma di fronte a quanto questa amministrazione ci sta mostrando rimane ormai l’unico rimedio per azzerare chi ha
“Lo stesso Lunardini avrebbe potuto risparmiarci un anno di agonia – con commissario o senza – dando le dimissioni in tempo utile per far svolgere nuove elezioni. Ma anche in questo caso prevalsero altre logiche rispetto all’interesse collettivo.
“Rispetto a quanto si legge in queste ultime ore, a proposito dell’insufficienza dei voti per far passare la sfiducia in consiglio comunale, verrebbe purtroppo da dire, niente di nuovo sotto il sole.
“Ci sono partiti in cui militano persone buone per tutte le stagioni, che hanno fatto del trasformismo la propria bandiera, pronte a cambiar casacca per non uscir di scena.
“Al PD ci sentiamo di dire che è proprio da quei partiti e da quelle persone che bisognerebbe guardarsi, se si avesse a cuore il futuro della nostra città.
“Per parte nostra possiamo tranquillamente ribadire la nostra indisponibilità ad alleanze che prevedano la partecipazione dell’UDC, pienamente corresponsabile del disastro di questa amministrazione.
“Anzi – è l’appello di Frosini e Rossetti – invitiamo i partiti della sinistra a proseguire autonomamente il percorso già intrapreso con altre assemblee pubbliche incentrate sulla proposta e sulla definizione del programma, senza attendere chi ancora pensa che si possa governare con coloro che, fino a qualche giorno fa, hanno condiviso le peggiori scelte di questa amministrazione.”