“Omar Salvagno, nato al confine con la Svizzera ma di cultura mediterranea e cosmopolita, non sfugge a questa logica. Consapevole della tragicità greco-romana, indaga il mito della sirena osservandolo da un punto di vista positivo, avendo conosciuto lo spirito del Sud del mondo in frequenti viaggi tra l’Africa e l’America Latina. Incantato dalle favole arabe delle “mille e una notte” e dall’architettura razionalista (complici due quadri del Maestro Giorgio de Chirico, ereditati dal nonno marinaio), amplia il suo orizzonte con rappresentazioni scultoree e grafiche volte a raffigurare la bella Sharhazad, Ziqqurat misterici, paesaggi di serena malinconia e irrequietezza. Non dimentico della sua dimensione di uomo, individuo assoluto, ammira l’eroe Ulisse, le figure del pugile e dell’archeologo, completando una poetica disinteressata al mondo contemporaneo. Che denota una nonchalance da dandy.”
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.