“È ormai chiaro a tutti che questa azienda, in nome di una presunta competitività, sta adottando una politica di sviluppo basata sulla precarietà e sul taglio dei diritti e della sicurezza dei lavoratori.
“Henraux era, fino a pochi anni fa, quasi un modello di impresa con responsabilità sociale: adesso si allontanano dipendenti diretti e si riempie lo stabilimento di querceta di partite Iva e aziende in appalto.
“Per la Fillea-Cgil non basta investire se poi la crescita e lo sviluppo vogliono dire aumento delle disuguaglianze di reddito e di tutele tra lavoratori. Siamo preoccupati che altre aziende, con la scusa di competere con Henraux, adottino la stessa strategia industriale e alla fine il settore del marmo diverra’ una giungla, ed a pagare saranno sempre i soliti noti.
“Poi, oltre al danno la beffa: Henraux questa politica aziendale non potrebbe farla perché nel 2006 ha firmato, con le istituzioni, con il Parco Regionale e con noi, un protocollo che ha consentito di abbattere una cima delle Alpi Apuane a patto però che non esternalizzasse parte delle sue lavorazioni. Non è giusto prendere impegni importanti con tutto il territorio e ‘fregarsene’ dopo pochi anni.
“Per questo l’attivo provinciale dei delegati del settore lapideo chiede ai garanti del protocollo – Parco Regionale delle Alpi Apuane, Comune di Seravezza e Stazzema e a tutte le forze politiche interessate – di prendere posizione: non lasciateci soli a difendere un protocollo di alto valore sociale che abbiamo firmato insieme.
“I delegati in fin dei conti chiedono alle istituzioni di far rispettare regole condivise a tutela di tutti i lavoratori del settore. In caso contrario, organizzeremo iniziative provinciali, fino allo sciopero generale provinciale, al fine di far democraticamente valere le nostre ragioni.”