“A breve – si legge in una nota ufficiale- avremo questi dati, che ci permetteranno di avviare la procedura necessaria. A quel punto richiederemo un nuovo confronto con i balneari, insieme ai quali valutare gli ingenti costi della rimozione, che, oltre ad essere impegnativa dal punto di vista della fattiva esecuzione, si preannuncia gravosa anche sul versante economico”. In questo frattempo, l’associazione balneari ha cercato di riportare un po’ d’ordine sul litorale flagellato, accatastando legname , plastica e materiale vario, stimato in circa 15mila metri cubi, lungo tutta la spiaggia interessata dal fenomeno, che va dal pontile fino al confine con il Cinquale.
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ultimo aggiornamento: 23-11-2012