Una provocazione dopo che sono diverse le persone malate ormai “succubi” di queste macchinette. “Si tratta di macchinette illegali – compare scritto nel giornalino della Parrocchia – e lo Stato ci guadagna incamerando una percentuale del voluminoso giro d’affari che vi ruota attorno. Basta osservare chi si ferma a giocare per capire che non si tratta più soltanto di un gioco, come può essere il biglietto di una lotteria o il Totocalcio, si tratta purtroppo di un vera e propria malattia e dipendenza”.
La provocazione del parroco ha alimentato la discussione in città, perché si tratta senza dubbio di un argomento che coinvolge tante persone.