(foto Marco Pomella)

MASSAROSA. Vecchi travi di legno ormai marci. Tetti in eternit crollati, e in balia di vento e pioggia. Più che una serie di baracche sembra una massa informe di rifiuti quella che stazione su uno dei canali, a Bozzano, che portano acqua al lago di Massaciccolo. Una situazione al limite del tollerabile.

Chi ci ha segnalato lo stato di quella zona l’ha fatto, ancora prima, a tutti gli organi competenti: Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli, Parco Migliarino San Rossore, Comune di Massarosa. Ma il suo problema non è stato risolto.

La zona in questione si trova in via della Cava, in zona padule, al di là della ferrovia rispetto all’abitato di Bozzano.

In fondo alla strada  ci sono una dozzina di vecchie baracche. Sono i vecchi rifugi dei barchini e degli attrezzi di caccia e di pesca. Baracche, eccetto forse un paio, che da anni, forse decenni non vengono più utilizzate. Basta osservarle: alcune sono per tre quarti sprofondate in acqua, altre hanno le pareti o i tetti (anche in aminato) sfondati.

Per questo i residenti della zona chiedono che qualcuno intervenga a rimuovere quella baracche.

Il che però non è così semplice. “Una ottantina di quelle baracche, grazie al nostro interessamento e all’azione del Parco – ci spiega il sindaco di Massarosa, Franco Mungai – sono già state fatte demolire e rimuovere, in zona Piaggetta, tra Quiesa e Massaciuccoli. Purtroppo quelle baracche sono state costruiti o su terreni proprietà o su concessione del parco. E non è così facile, anzi è piuttosto difficile individuare le proprietà. Non credo in Comune ci sia un elenco del genere. E dubito lo abbia anche il Parco. Detto ciò – assicura il sindaco Mungai – metterò in moto gli uffici comunali per cercare di risolvere il problema”.
Il problema, tecnicamente, più che ambientale in questa fase è di edilizia privata. “Trovare i proprietari non è cosa semplice”, conferma l’assessore all’ambiente Damasco Rosi.

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