“La Corte dei Conti mi dice di no”, replica Mannino. “Debbo però aggiungere che, mentre la Corte dei Conti mi dice che è tutto è a posto, io non riesco a pagare certi debiti pre-esistenti al mio insediamento: è evidente che qualcosa non quadra. I conti, insomma, sembrerebbero tornare ma manca la liquidità.”
Detta in questi termini, i viareggini non avrebbero motivo di stare così tranquilli e men che meno i vari candidati alle elezioni amministrative del prossimo fine maggio, un traguardo che il commissario calabrese considera comunque raggiungibile: “Guardi, fino a quando ci sarò io, il Comune non fallirà o, quantomeno, ci impegneremo a scongiurare questo rischio. Stiamo portando avanti i debiti contratti con Sea, con il Festival Pucciniano, con il Cav per la questione dei rifiuti.
“Nonostante le difficoltà economiche, inoltre, abbiamo garantito il regolare svolgimento di eventi culturali quali EuropaCinema e del Carnevale, del quale, peraltro, abbiamo ereditato alcune insolvenze relative alla passata edizione.”
Quanto alle elezioni amministrative, “penso che si faranno”. E saranno un appuntamento cruciale, perché “ci vorranno almeno dieci anni di giunte attente per sanare certe situazioni: io sto ancora scavando e gettando le basi per la prossima amministrazione”. E poi conclude: “Sono in attesa che mi venga recapitato un libro del 1880 su Viareggio: anche allora, da quanto si può leggere, la città era sull’orlo del fallimento…”
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