“In questi ultimi cinque anni la nautica ha conosciuto un periodo molto difficile per il contesto economico internazionale e per la maturità di questo mercato fortemente legato al sistema dei leasing sulle barche più piccole. Oggi, in un contesto diverso nazionale ed internazionale, sono necessarie immediate azioni, da troppo tempo rinviate:
– ottimizzazione del porto. Un piano tecnico, condiviso con gli operatori, che consenta una maggiore efficienza delle aree a mare e a terra, tenendo conto dell’equilibrio economico fra i comparti nautica, pesca e turismo.
– escavo. Si rende necessario uno strumento di azione almeno regionale che garantisca nell’immediato una costante efficienza degli impianti utilizzati e nel medio periodo la definizione di soluzioni definitive al problema insabbiamento con il coinvolgimenti di esperti internazionali, guardando a buone pratiche sostenibili di successo.
– semplificazione amministrativa. Semplificare la vita alle imprese nella loro quotidianità: dai permessi, alle movimentazioni, all’assegnazione delle aree demaniali per garantire trasparenza e certezza di tempi.
– visibilità internazionale. L’evento Yare, in questa edizione, ha dimostrato che è possibile un sistema diverso d’incontro con il cliente finale (nel caso attraverso gli intermediari comandanti) e che possiamo continuare ad ospitare i nostri interlocutori internazionali facendo toccare con mano la concretezza e la voglia di fare del nostro comparto.
– port authority regionale, cioè quella che gestirà concessioni e relazioni in area portuale. Ci aspettiamo da questo soggetto grande competenza, senso di equilibrio e visione del comparto e che consideri la sua destinazione economica più importante, ovvero la costruzione e riparazione di mega yachts.
“La nautica ha bisogno di urlare sul nostro territorio una presenza che invece è riconosciuta a livello mondiale, e dove Via Coppino è famosa alla pari di un monumento internazionale. Non abbiamo bisogno d’incentivi, ma semplicemente di un’amministrazione che consenta alle imprese di operare in concorrenza con gli altri competitors mediterranei come la Costa Azzurra e Barcellona.
“Nei prossimi tre anni Viareggio si gioca la sua partita internazionale più importante, nella quale deve saper dimostrare la sua ritrovata e orgogliosa differenza.”