VIAREGGIO. “In questi ultimi tempi, crediamo di aver fatto, tutti insieme, un buon lavoro per sensibilizzare buona parte delle istituzioni e della politica. Certamente come abbiamo avuto modo di riscontrare sui Media non è ancora sufficiente ed il lavoro da fare è ancora tanto.” Lo scrivono Emiliano Favilla e Fabrizio Maggiorelli del Comitato Salvataggio Imprese e Turismo Balneari.

“Dalle notizie di giorni, sembrerebbe che la Corte dei Conti abbia messo in discussione l’iter per i 5 anni di proroga fino al 2020, inoltre le incognite dell’Europa e il pericolo di eventuali “voglie di incamerare “ le nostre aziende, ancora aleggiano nell’aria. Resta comunque l’amaro in bocca per la precarietà del provvedimento che ci diversifica in modo estremamente punitivo rispetto alle altre nazioni europee, come la Spagna, la Croazia, il Portogallo. Ma in particolare per la mancata tutele delle nostre aziende a livello Europeo da parte dei nostri Governanti Italiani.

“Quindi quello che serve, ad oggi, è sicuramente una strategia di più lungo respiro che porti alla stabilizzazione delle nostre imprese familiari balneari, ridando certezza e fiducia agli operatori balneari e dell’indotto balneare. Una strategia che ci deve vedere uniti come categoria di Balneari non solo Italiani, ma anche Europei.

“Bisogna evidenziare e riprendere con forza il lavoro fatto dai colleghi dei Comitati regionali con i rappresentanti dei balneari francesi e spagnoli, cercando di unire le forze e coordinare le azioni già intraprese. Occorre muoversi al massimo anche in questi giorni, sollecitando gli stessi sindacati dei balneari ad un sempre maggiore impegno. Bisogna respingere una certa disinformazione forse creata ad arte, con una informazione corretta e puntuale per evitare che l’opinione pubblica sia di nuovo strumentalizzata.

“Bisogna far capire all’opinione pubblica ed in particolare agli ambientalisti, dato che lo possiamo dimostrare, che non è la Bolkestein che può dare risposte relative alla salvaguardia delle coste italiane. Certamente non saranno le eventuali evidenze pubbliche che potranno far aumentare le spiagge libere in Italia. Così come certamente non potranno far diminuire le tariffe con la semplice sostituzione dei gestori delle spiagge, espropriando nel contempo le attuali aziende balneari. Anzi, potrebbe accadere l’esatto contrario ed è proprio qui che sta il colossale equivoco.

“Occorre anche chiarire una volta per tutte che non esiste una automatica infrazione Comunitaria per le concessioni balneari italiane, così come non esiste per le coste spagnole, croate, portoghesi e francesi. Esiste invece la necessità che il nostro Governo tuteli maggiormente le imprese balneari Italiane andando a Bruxelles a dimostrare la peculiarità e tipicità del nostro sistema turistico balneare. Non l’ha mai fatto fino ad oggi, lo dovrà fare.

“Occorre che la Regione Toscana come tutte le altre Regioni Costiere prendano i provvedimenti di Tutela delle nostre coste e delle imprese balneari e del turismo balneare. Occorre che i nostri rappresentanti politici italiani ed europei, mantengano la costante vigilanza sul rispetto degli impegni presi nei riguardi delle Pmi del nostro Paese ed in particolare delle imprese familiare balneari, verificando costantemente che chi ha preso impegni precisi, li rispetti.

“Come sempre ci riserviamo di prendere ogni opportuna iniziativa riguardo ad incontri con professionisti per eventuali tutele legali, ma anche a continuare con le nostre iniziative riguardo a idonee manifestazioni, presidi e incontri.

“Per questi motivi sopra espressi, riteniamo importante invitare tutti i rappresentanti dei balneari ad un primo incontro giovedi 16 maggio alle ore 18 al Principe di Piemonte di Viareggio con questo ordine del giorno:

– organizzazione delegazione per incontro con il presidente della Regione Toscana

– valutazioni e proposte di eventuali eventi e manifestazioni estive

– valutazione di un eventuale incontro con i delegati balneari francesi e spagnoli. Modalità e organizzazione incontro

– Varie ed eventuali

“Questi sono gli argomenti da trattare con la massima unità e urgenza con i tutti i rappresentanti dei balneari di buona volontà: è evidente che con la stagione estiva ormai iniziata sia difficile per molti di noi partecipare ad iniziative o riunioni, ma noi crediamo che vada fatto tutto il possibile per salvare le nostre imprese e il nostro lavoro.”

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