“Purtroppo negli stessi giorni il consorzio di bonifica Versilia – Massaciuccoli – scrivono dal Wwf Lucca e da Legambiente Versilia – impermeabile a ogni tentativo di sensibilizzazione in merito alla tutela della classe di vertebrati più minacciata del pianeta, procedeva con furore belluino alla distruzione della comunità anfibia che popolava il fosso Fillungo, in località Bucine, frullando insieme alla vegetazione ripariale anche adulti di tritone crestato e punteggiato, rane verdi, nonchè loro uova, insieme ad uova del sempre più raro Luccio.
Il consorzio non può neanche accampare a propria difesa l’ignoranza dell’importanza ecologica del fosso, perché alcuni biologi avevano formalmente segnalato le presenze animali sopra indicate ai competenti uffici della provincia e dell’ARPAT, che ne aveva reso edotto in via ufficiale il consorzio stesso. Le scriventi associazioni provvederanno a denunciare nelle opportune sedi l’accaduto, ma chiedono con forza che la provincia di Lucca e l’ARPAT non deleghino alle Associazioni di volontariato quanto invece di loro esclusiva competenza e provvedano ad intraprendere le opportune iniziative sanzionatorie a carico dei responsabili, visto che nei fatti accaduti pare ravvisabile la violazione dell’art. 727 bis del Codice Penale, che punisce chiunque, fuori dai casi consentiti, uccide esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta, salvo i casi in cui l’azione riguardi una quantita’ trascurabile di tali esemplari