“La voce turismo è il 15% del prodotto interno lordo nazionale che per noi viareggini significa tre volte di più, il che si traduce in una ricchezza ineguagliabile e in un’occasione senza precedenti. Come si può restare inerti di fronte a certe opportunità?
“Cambiamo atteggiamento e facciamo sì che Viareggio sia una città dove chi viene una volta, ci torna sempre volentieri. Lo sappiamo fare, lo abbiamo già fatto negli anni passati; dobbiamo farci ritornare la voglia di amare di più questa meravigliosa città.
“Corsi mascherati e divertimento; Carnevale di Italia e d’Europa; attività balneari, spiaggia, mare, sole; porto turistico; Lago di Massaciuccoli; Villa Borbone; Villa Argentina; Stagione lirica Pucciniana; EuropaCinema; Torneo Internazionale di calcio; Premio Letterario; Festival Gaber; Parco naturale; Versilia del litorale ed entroterra; la Passeggiata con tutte le sue attività; negozi, ristoranti, bar; la Cittadella del Carnevale; e si potrebbe continuare a lungo.
“Possediamo un patrimonio che è unico al mondo, ma forse proprio perché lo abbiamo sotto gli occhi quotidianamente non ce ne rendiamo conto. Non c’è bisogno di stravolgere quello che abbiamo già, ma sicuramente renderlo migliore e più appetibile al turista.
“Viareggio è sempre stata una bella città, riconosciuta tale da tutti, da scrittori, poeti, artisti, giornalisti, gente comune: è un dato di fatto, il nostro massimo impegno deve andare nella direzione di ridare splendore alla nostra città.”