Ed è stato proprio quest’ultimo a iniziare il dibattito: “Le prossime elezioni comunali sono un passaggio straordinario nella vita della nostra città. Viareggio vive una situazione economica e sociale drammatica, senza precedenti. Decoro, sicurezza e controllo del territorio, impulsi alle imprese sono alcuni degli obiettivi prioritari per i quali passa il rilancio della città.
“Fanno sinceramente sorridere alcune proposte presenti nei programmi di molti partiti: non si rendono conto di vendere fumo, e che in una condizione di tesoreria come quella dell’amministrazione comunale, ha veramente poco senso promettere”. Una battuta la riserva anche alla notizia che ha occupato le prime pagine in questi giorni: l’occupazione, a scopo abitativo, della foresteria del collegio Colombo: “Questa è la dimostrazione che la questione sociale in città non è stata risolta. Se ci troviamo con famiglie che occupano una scuola, vuol dire che i soldi che abbiamo speso, tanti, troppi, sono stati spesi male.”
“Per questo, anche a Viareggio, ci immaginiamo un centrodestra differente, capace di contendere al predominio della sinistra, città importanti come la vostra. E un centrodestra differente è immaginabile solamente con una buon risultato di Fratelli d’ Italia: vogliamo essere il pungolo della coalizione.” Poi, è il turno dell’ospite più atteso, quella Giorgia Meloni da tanti dipinta come il vero delfino di Berlusconi, ma che poi ha scelto un percorso sicuramente contiguo ma autonomo dal Cavaliere.
La Meloni disegna il quadro nazionale regalando anche qualche spunto per le elezioni locali: “Siamo all’opposizione del governo Letta perché, coerentemente con quanto detto in campagna elettorale, noi non avremmo mai appoggiato un governo in continuità con l’esperienza Monti. Se si pensa che i partiti che compongono la maggioranza per Enrico Letta, sono gli stessi che, due anni fa, hanno dato la fiducia a Monti, si spiega la nostra scelta di campo”. Una scelta di campo che parte da un’idea della politica che è, in primis, partecipazione:
“Vorremmo un’Italia che dia valore al merito, dove tutti possono incominciare a correre dagli stessi blocchi di partenza”. E infine: “Accompagnate i nostri candidati in un ideale corteo fino all’amministrazione comunale. Non lasciateli mai soli. Tutti assieme possiamo costruire un futuro migliore.”