“Il dramma della casa come uno tsunami è tracimato dalle grandi aree metropolitane e ormai ha investito allo stesso modo medie e piccole città. I dati del Ministero dell’Interno lo dimostrano ampiamente e la Toscana in particolare è un’area fortemente colpita dagli sfratti per morosità.
“La crisi colpisce fortemente il lavoro e falcidia i redditi, rendendo insostenibile il costo dell’abitazione.
Occorre il blocco di tutti gli sfratti, compresa la morosità incolpevole e serve finanziare e realizzare un piano per incrementare l’offerta di alloggi a canone sociale. In questo contesto di acuta sofferenza abitativa, il recupero e riuso del patrimonio pubblico ai fini della residenza è, infatti, un asse strategico.
“Con l’occupazione, da un lato si mette a nudo l’inerzia delle amministrazioni pubbliche, dall’altro si dimostra che una risposta concreta è possibile. Sarebbe grave e sbagliato ridurre il problema a questione di ordine pubblico. Serve, invece, l’apertura di un tavolo di confronto concreto affinché alle famiglie venga assicurata una soluzione alloggiativa e si affrontino realmente i problemi della sofferenza abitativa nella città.
“L’Unione Inquilini continuerà la propria iniziativa al fianco dei senza casa e degli inquilini, a partire dai picchetti anti sfratto che vogliamo estendere in ogni città. Nessuno sfratto può essere realizzato senza passaggio da casa a casa per chi ha perso il lavoro per la crisi, ha diritto a una casa popolare per il reddito, ha minori, che anche le convenzioni internazionali proteggono, è anziano o vive un’altra condizione di difficoltà, che prevede la necessità di una protezione sociale.”