“In un momento in cui la crisi economica ha messo in ginocchio l’economia non sono stati attivati sistemi di emergenza: totale mancanza di aiuti al settore, di programmazione di eventi che possono portare ossigeno ad esso, di progettazione qualificata attuata da esperti. Queste mancanze hanno fortemente contribuito allo sfascio attuale.
“Inoltre a rendere più difficile la condizione dei lavoratori di qualsiasi livello è stata l’introduzione nel sistema di persone prevalentemente extracomunitarie o comunitarie dei paesi dell’est europeo che, pur non possedendo nessuna qualifica o competenza nel settore della nautica, vengono assunti perché accettano di lavorare con paghe inferiori. Ciò comporta forti disagi per il lavoratore italiano, che deve farsi carico anche di quello che questi soggetti non sanno fare e rimediare ai loro errori. Per non parlare degli italiani che sono a casa disoccupati che si vedono portare via il lavoro da persone spesso meno competenti. Ciò comporta anche la svalutazione del costo del lavoro e il conseguente abbassamento di stipendio per le nuove assunzioni.
“Ma questo non è l’unico problema per la Darsena”. Fino a pochi anni fa questo era un quartiere pacifico e molto accogliente. Dai recenti fatti di cronaca è evidente che anche qui i bei tempi sono finiti: extracomunitari dediti allo spaccio ed a altre attività illecite sono sempre più numerosi e la zona non è più sicura né per i residenti, né per i commercianti né per i visitatori. La prostituzione ha nuovamente invaso il Viale dei Tigli e sono aumentati episodi di violenza, furti nelle case, scippi.”
Nella mattina di martedì la Lega Nord sarà in via dei Pescatori dalle ore 11 con la raccolta firme contro l’abolizione del reato di clandestinità.