Lo scrive Daniele Rivieri, coordinatore provinciale della Destra.
“Quello che volevo dire è che non possiamo tollerare che per ipocrisia lo Stato ignori e consenta una evasione di questa portata : più o meno una decina di miliardi di euro l’anno, con un conto approssimativo che non tiene conto, ad esempio, delle tante escort occasionali protagoniste della recente indagine di Firenze . Un argomento che trova il consenso di moltissimi cittadini, che trarrebbero benefici anche sanitari da questo nuovo regime fiscale in termini di sgravi e servizi . Oltre a questo c’è l’aspetto del degrado e della sicurezza, visto che mantenere la prostituzione sottotraccia alimenta la criminalità.
Ora leggo che, dopo qualche leghista, anche una senatrice del Pd, Maria Spilabotte di Frosinone, ha elaborato una proposta che tende all’emersione del fenomeno, attraverso l’iscrizione alla Camera di Commercio delle prostitute. Pur non volendo certo cambiare bandiera, trovo la proposta sensata e in linea con la mia. Pertanto, fino da oggi, mi metto a disposizione della Spilabotte per qualunque iniziativa, che vada dalla raccolta di firme alla creazione di un vero e proprio movimento di opinione che porti il Parlamento a affrontare seriamente il tema.
La Versilia può fare la sua parte per mettere a punto un progetto che diventerebbe traversale in nome del buonsenso, perché non possiamo più accettare che si rinunci a tali entrate fiscali e si alimenti un giro di malavita che ingrassa grazie a questo ipocrita oscurantismo”.