“Il Leone e i suoi simboli” è un’originale e stimolante collettiva di respiro internazionale che prende spunto dal Marzocco, l’animale-totem del potere popolare nella Repubblica fiorentina. Il leone – che è anche l’emblema delle celebrazioni per i cinquecento anni del passaggio della Versilia Storica dal dominio lucchese a quello mediceo – diventa così motivo ispiratore di una ricerca estetica dedicata al territorio e alle circostanze storiche che ne hanno determinato l’evoluzione. I curatori hanno coinvolto nel progetto quattordici artisti di varie nazionalità che vivono o lavorano stabilmente in Versilia e che con questa terra hanno quindi un intenso rapporto di emozione e di esperienza. Espongono le loro opere: Alberto Bongini, Giancarlo Cannas, Erica Cavalli, Massimo Facheris, Majd Patou Fathallah, Paolo Grigò, Renzo Maggi, Giorgio Mariani, Vaja Mikaberidze (in arte Prasto), Mara Moschini, Szymon Oltarzewski, Alfredo Sasso, Marcello Scarselli, Gabriele Vicari.
Il critico d’arte Lodovico Gierut presenta la mostra scrivendo fra l’altro che “ne Il Leone e i suoi simboli gli scultori evidenziano sia l’internazionalità del territorio sia una lettura diversificata e personale dell’argomento connesso all’anniversario del Lodo di Papa Leone X. Usando i materiali più disparati come il marmo, il bronzo, la terracotta, la ceramica, il legno, la resina, il ferro e altro, essi mettono in rilievo attraverso il simbolo del “Leone” (con la “L” maiuscola) vari tratti storici in cui scorrono indiscusse vene fantasiose ed interpretative, figurali e non”.
Le immagini delle opere esposte, la biografia degli autori e la documentazione dell’evento saranno raccolti in un DVD che verrà distribuito con finalità benefiche.