Il vice sindaco Michele Molino chiarisce la posizione dell’amministrazione comunale sulla questione della diversificazione delle strutture balneari riscontrate in alcuni stabilimenti e oggetto di critica da parte dell’opposizione. “In seguito ad alcune modifiche apportate nei primi anni 2000 in alcuni stabilimenti- sottolinea Molino – allo scopo di salvaguardare la tipicità locale delle strutture balneari, abbiamo previsto questo articolo, a cui tutti dovranno ottemperare entro il 2015 ”. La nuova disciplina delle aree balneari, al punto 5 prevede infatti che le attrezzature e gli arredi da collocare sulla spiaggia dovranno essere quelli tipici fortermarmini in legno, In particolare, le sdraio le poltroncine e gli ombrelloni dovranno essere rifiniti con la tela, le tende dovranno avere la copertura in tela ombreggiante oppure canniccio.
I posti ombra non dovranno superare l’altezza massima di 2.50. Infine, le tende dovranno essere distanziate a interasse una dall’altra di 60 cm fra i pali e avere una dimensione massima di 5×5 metri. “ Si sveglia ora il consigliere Popper sia sul tema dei punti ombra, da noi regolati nel 2011, che sull’apertura delle cabine, per le quali – aggiunge il sindaco Umberto Buratti – vi è una specifica disciplina nel regolamento turistico balneare? E comunque si parla di cabine in legno appoggiate sulla sabbia, che rappresentano una caratteristica del nostro comune e non impattano assolutamente sul territorio. Gli stabilimenti balneari fanno parte del paesaggio toscano ne rappresentano lo stile e sono una colonna portante dell’economia. Popper – conclude il sindaco – avrebbe dovuto stare più attento quando ha snaturato la via Trento, oppure quando ha dato il via a colate di cemento sul territorio”.