VIAREGGIO. Mungi oggi, mungi domani, finisce che la mucca muore: è questa la prospettiva che Ascom Viareggio, oggi, ha presentato all’Assessore alle Finanze del Comune di Viareggio Alessandro Caprili.

L’occasione è stata un incontro per discutere di alcune raccomandate, spedite pochi giorni fa dal Comune ai concessionari di Piazza Cavour – lettere contenenti richieste “a nostro avviso illegittime, neppure previste dai regolamenti vigenti, che sono già caotici e punitivi per le aziende”, commenta Ascom in una nota.

“Le attività muoiono, lasciano lapidi in città, ed il comune batte cassa facendo finta di nulla? Così pare, anche se l’Assessore ha rassicurato sulle intenzioni dell’attuale amministrazione, che pare voglia ascoltare le categorie modificando i regolamenti in modo da renderli ragionevoli, più elastici e dunque – per così dire, aggiungiamo noi – ‘legittimi’.

“Ascom Viareggio torna dunque a chiedere un pacchetto coordinato di norme, che possano risollevare un minimo le sorti della nostra economia cittadina. Se anche il governo centrale si è dato da fare, con l’omonimo decreto, per dare 10 anni di dilazione alle aziende, che aspetta il nostro comune?

“Da molto tempo chiediamo che siano riviste le norme sulle fideiussioni e le cauzioni, cancellandole, visto che appesantiscono ingiustificatamente le aziende senza risollevare il comune; da molto tempo chiediamo un abbassamento delle tariffe e delle sanzioni, visto che non si può pagare una multa del 50% per ritardi di pagamento di appena 31 giorni, che in questo periodo sono quasi fisiologici. Quando è la pubblica amministrazione a dover pagare passano gli anni.

“Lo stato deve complessivamente 115 miliardi di euro alle imprese. Quanto, di questa cifra, deve il Comune? Ci viene detto che le posizioni non si compensano automaticamente, ma vogliamo anche noi un po’ di ossigeno e non un cappio al collo.”

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