VIAREGGIO. “La macrostruttura, così come è stata approvata dalla giunta comunale dell’ottobre scorso, non si tocca se non in alcuni minimi correttivi, che andranno a rimuovere piccole disfunzioni che danneggiano i cittadini e le imprese che hanno a che fare col Comune.” Anche il sindaco Leonardo Betti interviene sulla questione della macrostruttura del Comune dopo l’intervento della consigliera comunale Rossella Martina.
“Lo schema che è circolato ieri e di cui parlano i quotidiani era una traduzione, a solo uso interno, della macrostruttura approvata ad ottobre: non può esserci quindi nessun retropensiero su dei presunti cambiamenti o addirittura sul ripristino di una sorta di status quo ante, perché l’ultima parola su tale decisione spetta al sottoscritto, cioè al sindaco, ed alla maggioranza che lo ha sostenuto nelle elezioni, della cui volontà gli assessori sono solo dei bracci operativi.
“Gli unici correttivi che sono necessari sono sei:
– un dirigente amministrativo alla Polizia Municipale perché mancante: assunzioni di nuovi dirigenti ad hoc sono momentaneamente sospese in attesa della circolare dell’INPS che una volta per tutte faccia chiarezza in merito ai pensionamenti ex lege Fornero ed alle verifiche sulle condizioni economiche che ci hanno lasciato gli amministratori degli ultimi 5 anni;
– una qualche soluzione al problema della firma dei progetti, in uffici ove vi sono geometri che non hanno titolo (così come succede, ad esempio, nell’Area Servizi Welfare);
– un più corretto dimensionamento di organico del settore di progettazione della Polizia Municipale;
– la creazione di nuovi uffici su settori come le politiche giovanili o le pari opportunità che non sono accuratamente seguiti;
– l’attivazione – non più in un palazzo decentrato – di uno sportello per l’acceso unico a SUAP ed edilizia, che è una migliore traduzione in pratica del “nuovo SUAP a 360°” disegnato ad ottobre;
– l’ottimizzazione dell’ufficio bandi europei.
“Sono convinto che le decisioni di fondo della macrostruttura, ed in primis il principio di decentramento dei lavori pubblici, debbano essere sottoposti ad un periodo di rodaggio di almeno sei mesi prima di essere valutati: nell’eventualità ne riparleremo quindi alla fine della prossima estate.
“Ogni altra ricostruzione, ad opera di consiglieri comunali o di giornalisti, sarebbe supportata solo da illazioni che si potrebbe pensare abbiano come intento – se non come obiettivo – di destabilizzare e creare tensioni nella maggioranza”.