VIAREGGIO. È stata inaugurata sabato 26 Luglio alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” (GAMC), la grande mostra “L’urlo dell’immagine. La grafica dell’Espressionismo italiano”. Esposte oltre 120 opere realizzate a stampa come incisioni, xilografie e matrici xilografiche, dei più grandi artisti italiani del Novecento come lo stesso Viani, Arturo Martini, Umberto Boccioni, Moses Levy e tanti altri. All’evento era presente un folto e interessato pubblico oltre al sindaco di Viareggio Leonardo Betti, l’assessore alla cultura Glauco Dal Pino, la curatrice della mostra Alessandra Belluomini Pucci e ospiti illustri tra i quali il senatore Giovanni Pieraccini e Renato Barilli professore emerito Università di Bologna, membro del Comitato scientifico e Roberto Alinghieri Presidente dell’Istituzione per i Servizi Culturali del Comune di La Spezia. “Questa mostra così importante e di un livello artistico così alto – ha tenuto a ribadire il sindaco – è un orgoglio per Viareggio e la dimostrazione che il Comune, malgrado le difficoltà, sostiene con forza tutto quello che è arte e cultura”. Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Arturo Lattanzi, nei suoi saluti, ha invece confermato l’appoggio concreto della sua Banca a Viareggio e in particolare alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea .
“Noi siamo il biglietto da visita di questa città – ha sottolineato Alessandra Belluomini Pucci – e cerchiamo di rispettare in pieno la nostra missione di lavorare con le istituzioni pubbliche, docenti e storici dell’arte
I curatori e il comitato scientifico della mostra sono infatti convinti da tempo che anche in Italia sia esistito un Espressionismo, con anticipi a partire dalla metà del primo decennio del Novecento e piena maturazione nel secondo, non inferiore per valore a quello di altri paesi occidentali, anche se meno evidente in quanto privo di un unico luogo di aggregazione, anzi articolato in molti centri come da sempre è tipico in Italia. I musei di Viareggio e La Spezia, dove si conservano ancora molte di quelle opere che i “Giovani ribelli” di inizio secolo realizzarono scegliendo in particolare la xilografia come tecnica più congeniale per il loro linguaggio scarno ed essenziale. Da incisori come Viani, presente con un importante corpus proveniente in gran parte dalla raccolta civica della GAMC, dalla collezione Fini della Banca Monte dei Paschi di Siena e Levy per Viareggio, Melli, Mantelli e il cenacolo de “L’Eroica” per la Spezia, la mostra allarga il campo ad artisti come il grandissimo Arturo Martini e altri autori che in qualche modo hanno incrociato le strade dell’avanguardia espressionista. Presenti anche opere di autori meno conosciuti che emergono da un parziale stato d’ombra (Emilio Mantelli, Adolfo Balduini, Giuseppe Caselli,).