VERSILIA. Pescatori senza indennizzi e fermo pesca: arriva la nota del Ministero. A stemperare la rabbia ed assicurare i pescatori toscani che avevano minacciato di forzare il “fermo pesca” biologico in caso di mancati pagamenti degli indennizzi per il fermo biologico relativo al 2013 è arrivata, in queste ore, l’attesa nota del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Nella comunicazione, il Ministero ha informato ImpresaPesca Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) e le altre associazioni di categoria, che gli uffici stanno predisponendo i decreti di pagamento relativi all’arresto temporaneo del 2013 e che sono già stati evasi i pagamenti relative alle imbarcazioni dell’Adriatico e della Sicilia. “Sono in corso di predisposizione, e saranno effettuati quanto prima – precisa il Ministero nella nota – i pagamenti relativi alle imbarcazioni che hanno effettuato il fermo 2013 nel Mar Tirreno, e quindi toscane, e della Sardegna. “C’è l’impegno e le assicurazioni da parte del Ministero – spiega ImpresaPesca Toscana – a liquidare gli indennizzi quanto prima. Vigileremo sui tempi e continueremo a fare pressioni”.

Per ImpresaPesca Toscana il blocco del fermo pesca, così come minacciato, “non sarebbe la strada giusta. I nostri pescherecci andrebbero incontro a sanzioni pesantissime”. Il fermo biologico, volto al ripopolamento ittico del mar Tirreno, partirà per il sistema di pesca a strascico, lunedì 15 settembre esarà in vigore un mese, fino al 15 ottobre, come da decreto ministeriale del 23 luglio 2014. “Il settore – conclude ImpresaPesca Toscana – sta vivendo una profonda fase di difficoltà aggravata dai danni dal maltempo che non ha limitato fortemente l’uscita in mare dei pescherecci. Servono certezze per garantire ad un comparto importantissimo un futuro”.

 

 

 

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ultimo aggiornamento: 10-09-2014