VERSILIA. La pioggia di grandine “decapita” in pochi minuti migliaia di crisantemi in Versilia. Persi decine di ettari di produzioni orticole invernali a campo aperto nella zona di Massarosa. Danni anche alla viticoltura in tutta la costa. Bilancio ancora una volta pesantissimo per l’agricoltura versiliese che deve fare i conti con il maltempo e con la sua imprevedibilità. Bastano venti minuti di grandine, vento e pioggia per distruggere mesi di lavoro.
A tracciare un primo quadro è Coldiretti Lucca (info su www.lucca.coldiretti.it) che sta seguendo l’evolversi della situazione meteo e monitorando i danni alle produzioni agricole. Secondo una stima dell’organizzazione agricola sono circa 200milioni il costo dei danni alle produzioni agricole, dall’inizio dell’anno in Toscana, per colpa di un andamento climatico pazzo caratterizzato da un luglio tra i più piovosi di sempre e che ha “condizionato” molto l’agricoltura versiliese e della Piana. “I danni alle coltivazioni – commenta Coldiretti – hanno rovinato in molte aziende il raccolto di un intero anno di lavoro mentre i costi sono aumentati per difendere le produzioni dai parassiti favoriti dal clima anomalo. Una stagione come questa non era ipotizzabile nemmeno nella peggiore delle ipotesi.
La grandine caduta in pochi minuti in queste ore ha vanificato il lavoro
Ha lo stesso cognome, Maurizio Del Soldato, che a Massaciuccoli, in località Caprile, coltiva fiori recisi ed un po’ di ortaggi. “La grandine – racconta – ha staccato la testa ai crisantemi e delle viole, sfondando una parte del tetto della serra e rovinato la produzione di cavoli invernali”. Ci sono stati attimi anche di paura: “sembrava non finire più. Sono stati i minuti lunghissimi. Più il tempo della tempesta si prolungava, più sapevo che i danni per le mie produzioni sarebbero stati elevati. E’ stato così purtroppo”. La pioggia e l’andamento “sballato” del meteo hanno frenato anche l’attività dell’azienda agricola “Volpe Virgilio”, sempre a Massarosa. A luglio era stata un’intera “partita” di insalate fresche destinate alla grande distribuzione ad affogare, questa volta è toccato anche a cicoria e cavoli. “La grandine ha maciullato quasi 2 ettari di prossimo raccolta. – spiega Virgilio – dall’inizio dell’anno ho perso il 30% di fatturato a causa del meteo pazzo”. Coldiretti proseguirà anche nelle prossime ore a monitorare la situazione e raccogliere le segnalazioni delleaziende agricola.