VIAREGGIO. “L’ambiente deve essere sinonimo di salute e per far ciò bisogna che la cultura sia anche sinonimo di ambiente ed è proprio questo passaggio fondamentale che manca a Viareggio”. Lo scrive Manuel Santini, candidato al consiglio comunale con Sel.
“Nell’incontro tenutosi al Fienile ieri sera 7 maggio, organizzato dalla Rete Ambientale della Versilia, sono intervenuti cinque candidati a sindaco: gli assenti Alessandro Santini e Franco Giorgetti non hanno ritenuto interessante prender parte ad un incontro sull’ambiente e per questo dovrebbero sentirsi immediatamente sconfitti in questa campagna elettorale poiché rei di non portare per primi il tassello mancante prima citato.
“L’aspetto più inquietante che è scaturito durante la serata non poteva che essere quello dell’elettromagnetismo: Viareggio ogni giorno lotta contro le emissioni incessanti di queste antenne della telefonia mobile che spuntano come funghi con una crescita che va di pari passo all’incidenza dei tumori”. Su questo tema proprio Santini è intervenuto negli scorsi giorni.
“Nonostante ciò bisogna attenderci un nuovo impianto in zona Marco Polo e questo accade perché le compagnie telefoniche hanno potenza economica: hanno vantaggi dal punto di vista legislativo e ci sono milioni di clienti che continuano a bruciarsi il cervello col telefonino, che deve essere connesso ogni istante della giornata e con le applicazioni sempre attive.
“La tossicità degli impianti e delle emissioni si manifesta con sindromi che colpiscono i sistemi nervoso, gastroenterico e il midollo: alcuni effetti non dipendono da una dose soglia, ma possono comunque indurre l’insorgenza di tumori solidi (circa 20 anni per il carcinoma polmonare) e leucemie (nell’arco di pochi anni).
“Il futuro sindaco di Viareggio, per poter avere la possibilità di governare un intero mandato, ha l’obbligo di redigere un piano della telefonia mobile restrittivo per impedire l’installazione di nuove antenne, ma soprattutto per abbattere tutte quelle non necessarie”.