VIAREGGIO. “Quanto frutterà al Festival Pucciniano la cessione dell’allestimento completo de La Bohème (regia di Ettore Scola) al teatro Carlo Felice di Genova, per una serie di rappresentazioni che – leggo sul sito della fondazione teatrale ligure, screen shot in allegato – andranno in scena in tutto il mese di dicembre e all’inizio di gennaio 2016?” così scrive Alessandro Santini, consigliere di Forza Italia.

“Noleggiare materiali teatrali di proprietà e, per questo, incassare denaro, non è uno scandalo. Anzi, direi che è un’azione economicamente valida e perfino ai limiti dell’ovvio, quando chi noleggia (la Fondazione Festival Pucciniano) ha bisogno di soldi e necessità di promuoversi in contesti artistici diversi e prestigiosi.
Se da un lato non condivido, quindi, le perplessità del capogruppo Pd in consiglio comunale, Luca Poletti, sull’accordo fra Pucciniano e Musa Srl (che, stando a quanto da lui riferito, avrebbero portato al nostro ente lirico un guadagno di 12 mila euro), dall’altro penso che se per i soli costumi il Gran Teatro di Pompei ha pagato quella cifra, per un allestimento completo (quindi costumi e scenografie) che vale centinaia di migliaia di euro il prezzo dovrebbe essere sicuramente più cospicuo.

O forse sarebbe meglio dire “avrebbe dovuto essere”, perché su questo fronte pare che non siano previste entrate: forse l’ex presidente Adalgisa Mazza potrebbe chiarire la questione, spiegando anche in base a quale ragionamento di marketing avrebbe fatto un investimento a fondo perduto su una realtà teatrale che dista appena un’ora e mezzo d’auto dalla nostra e che, quindi, può considerarsi in diretta concorrenza con Torre del Lago Puccini.”

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