VIAREGGIO. “Pochi anni fa – siamo nell’anno 2000 – alle province furono trasferite numerose deleghe e poteri che avevano altri Enti Regione e Stato: all’epoca era di moda il decentramento e si voleva giustamente, in uno sviluppo del processo democratico, avvicinare i poteri per portarli, in qualche modo, al diretto controllo dei cittadini”. Così scrive in un intervento Emiliano Favilla, ex assessore provinciale.
“Uno degli esempi più evidenti furono le numerose strade Anas che dallo stato, tramite le regioni, passarono alle province. Prima di ciò il cittadino, ma gli stessi enti locali, avevano grosse difficoltà a interloquire, con la politica e la burocrazia di chi gestiva le strade statali sul territorio. Spesso il referente diventava lo stradino o, se andava di lusso, il geometra della zona che alla fine non poteva che rispondere negativamente. Con le deleghe alla provincia i cittadini avevano a portata di mano i responsabili politici e burocratici cui rivolgersi quando le ex statali avevano dei problemi, e se le cose non andavano sapevano chi erano i responsabili.
“La politica sporca e corrotta, intenta a mantenere intatti i propri privilegi, invece di rendere trasparente ed efficiente la gestione delle istituzioni democratiche, per renderle più economiche e dare migliori servizi ai cittadini, le abolisce e/o le svuota di contenuti democratici. Per rendere ancora più evidente la loro arroganza, cavalca l’uso della demagogia e la menzogna, arrivando perfino a ridurre sempre di più la possibilità democratica dei cittadini di eleggere direttamente i propri rappresentanti”.