Prosegue senza sosta la caccia della Polstrada in Toscana ai furbetti del volante. Ieri è toccato a un camionista che aveva taroccato la scatola nera del mezzo, a uno straniero sorpreso a barare durante i quiz per la patente e a un automobilista, che si è sottratto ai controlli antidroga. Ma andiamo per ordine.
Il primo, un uomo di 66 anni originario del salernitano, era diretto a Scandicci ma è stato fermato all’altezza di Colle Val d’Elsa (SI) da una pattuglia della Sezione di Siena, che stava monitorando i veicoli sull’Autopalio. Ai poliziotti, abituati a fiutare le situazioni sospette, sono bastati pochi minuti per scovare una piccola calamita, con cui il camionista aveva manipolato la scatola nera del mezzo, al fine di non registrare le ore di guida e la velocità. Per lui, che per la furbata dovrà pagare oltre 1.600 euro di multa, è scattato il ritiro della patente.
A Lucca, la Polstrada ha pizzicato all’esame per la patente un pachistano che non aveva studiato abbastanza. Si è presentato ai quiz con una t-shirt coloratissima, che aveva uno strano rigonfiamento sul petto. Non gli è andata bene, poiché mescolati tra i candidati c’erano pure i poliziotti della Sezione di Lucca, che non ci hanno messo molto a notarlo. Lo straniero, un pachistano residente a Capannori, pur senza spiccicare una parola in italiano era riuscito a sostenere l’esame grazie al trucco sgamato dagli investigatori. Sulla maglietta c’era un piccolo buco a cui aveva attaccato la fotocamera di uno smartphone, per inviare le immagini dei quiz a un complice e ricevere da lui, tramite un microauricolare, le risposte esatte. Un vero e proprio kit da agente segreto, che la Polstrada ha sequestrato allo straniero, poi denunciato e bocciato all’esame.
Sulla tangenziale di Siena un uomo, in evidente stato confusionale dovuto all’assunzione di droghe, è stato fermato da una pattuglia del Distaccamento di Montepulciano. Lui, originario di Colle Val d’Elsa, non si è voluto sottoporre agli esami tossicologici. A quel punto i poliziotti, per evitare che facesse danni a sé e agli altri, non hanno potuto fare altro che denunciarlo e ritirargli la patente.