Già a cose normali non sarebbe stato accettabile che ASL avesse smantellato il magazzino e il front-office del servizio ausili del Versilia, figuriamoci in tempi di emergenza sanitaria. È indecente e inaccettabile che le misure di razionalizzazione e risparmio si cerchino su servizi che dovrebbero garantire vicinanza e tempestività a coloro che hanno bisogno di letti, carrozzine, stampelle, carrelli e altri ausili e alle loro famiglie, che sono spesso chiamate a far fronte da sole a momenti di non autosufficienza.

Questa misura è iniqua e colpisce le famiglie in difficoltà. ASL ha affermato che vanno prima visti i risultati effettivi di questa scelta: ebbene, lo dico chiaro, sperimentare soluzioni di risparmio sulla pelle di chi ha bisogno è indecente e raccoglie tutto il nostro più profondo disprezzo. I risultati sono già chiari, quando noi, che siamo sul territorio, veniamo a sapere che ci sono anziani morti senza aver avuto in tempo l’ausilio di un materasso da decubito, e questo dopo aver atteso moltissimi giorni.

La distanza di ASL dal territorio, con queste scelte – calate dall’alto senza alcun confronto coi sindaci – non fa altro che aumentare, insieme alla frustrazione e alla rabbia degli utenti e dei lavoratori del settore. Invoco da subito l’intervento della Regione, con Giani e Bezzini, perché fermino immediatamente la scelta sbagliata e dannosa fatta da ASL. Sono pronto a promuovere, insieme ai colleghi sindaci, una petizione popolare contro questa scelta, per il ripristino immediato del servizio. È tempo di ascoltare i bisogni della gente, non di farsi promuovere in base alla gestione dei tagli e dei budget.

(Visitato 105 volte, 1 visite oggi)