“Vogliamo solo ricordare – aggiunge l’associazione – che a Viareggio, ormai da anni, è stanziale un numero esiguo di cittadini Rom. Che i loro figli sono compagni di banco dei nostri figli e il loro inserimento è ostacolato solo da una politica sorda e cieca verso le più elementari richieste di una vita dignitosa.
“Chiediamo con forza che gli esponenti della Giunta e il Sindaco in prima persona, il mondo politico, il mondo religioso, l’associazionismo e i singoli prendano nettamente e senza ambiguità le distanze da tali atti,che ricordano il periodo più buio della nostra storia, quando il silenzio di molti si è reso responsabile della persecuzione di milioni esseri umani.
“Vogliamo ricordare – perché non sarà mai abbastanza – che più di mezzo milione di rom e sinti sono stati sterminati nei campi di concentramento. Quando tutto è cominciato, molti hanno sottovalutato, hanno lasciato correre …. “tanto erano zingari”. La stessa cosa è accaduta per gli ebrei. Abbiamo celebrato il giorno della memoria da due mesi. Affinché le celebrazioni non cadano nella retorica, aspettiamo dichiarazioni di condanna chiare e forti, capaci di isolare e sconfiggere il germe dell’odio razziale che non appartiene all’anima democratica della nostra città”.