Dopo le morti di due pazienti (il 14 e il 26 marzo scorsi) in seguito a due interventi chirurgici all’ospedale di Lido di Camaiore, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ci tiene a fare completa chiarezza, ma anche a tutelare il buon nome della struttura sanitaria versiliese. “Le due suturatrici meccaniche della Johnson & Johnson presenti al Versilia – ricorda l’assessore – sono state sequestrate dalla magistratura, in seguito alla morte del paziente avvenuta il 26 marzo (le altre 6 macchine suturatrci della stessa marca, presenti a Siena, 2, e Careggi, 4, sono state ritirate cautelativamente dalla stessa ditta produttrice (ndr)). Appena ricevuta la notizia del decesso del paziente – prosegue Scaramuccia – il Centro Gestione Rischio Clinico si è attivato immediatamente, effettuando una verifica in tutte le strutture sanitarie pubbliche: dalla quale è risultato che questi dispositivi (ad eccezione degli 8 sequestrati o ritirati) non sono più in uso. Ma non ci siamo fermati qui. Come ormai da anni facciamo di routine in occasione di eventi avversi, vogliamo analizzare a fondo i due casi, per capirne la dinamica e individuare le cause delle due morti. Per questo ho disposto l’audit. Ma, lo ripeto, il Versilia è un ospedale di qualità”.
Le relazioni preliminari stilate dalla direzione dell’azienda sanitaria 12 sui due casi sono già sul tavolo dell’assessore Scaramuccia. L’audit verrà condotto entro la settimana in corso dal Centro Regionale Gestione Rischio Clinico, con esperti in ambito chirurgico e terapia intensiva.