LIDO. Un altro esposto è stato presentato alla Procura di Lucca da parte dei familiari di una donna deceduta all’ospedale Versilia sottoposta ad un intervento chirurgico all’intestino, come riporta oggi in cronaca Il Tirreno, dopo quello presentato dai familiari di Bruno Marcello Manfredi, 77 anni, anche lui deceduto al Versilia dopo una infezione in seguito ad intervento chirurgico.
L’avvocato Gabriele Dalle Luche è stato incaricato dai familiari di Maida Signorini 53 anni operaia residente a Pietrasanta di curare i loro interessi e di aiutarli a fare luce su questo decesso. E così ieri è stato depositato l’esposto in Procura a Lucca. “Lo avevamo fatto ugualmente – dice l’avvocato – indipendentemente dal decesso avvenuto nei giorni scorsi di un altro paziente per cui è in corso una indagine da parte della magistratura per capire anche in quel caso le cause della morte. In quel caso è stata chiamata in causa una macchinetta per l’applicazione dei punti di sutura che sono state sequestrate e ritirate dall’ospedale. I familiari della signora intendono capire se anche in questo caso ci possono essere responsabilità simili oppure quali effettivamente siano state. Una cosa è certa la donna quando si è presentata in ospedale il 6 marzo scorso non aveva l’infezione di cui è stata colpita poi quando è morta. Dopo l’intervento chirurgico ha avuto la febbre, si è aggravata ed è stata sottoposta ad ossigenazione artificiale, il decesso è avvenuto il 14 di marzo”.
“Adesso intendiamo fare chiarezza su quanto accaduto. Quando si verificano decessi in questo modo però l’ospedale avrebbe dovuto effettuare l’autopsia sul corpo della donna per capire cosa realmente fosse accaduto. Non è da escludere ora che il pm possa disporre la riesumazione del corpo per cercare di capire cosa sia accaduto in modo da capire cosa abbia provocato questo decesso e nello stesso tempo verificare se ci siano state eventuali responsabilità da parte di qualcuno”.