“Abbiamo capito che l’inceneritore non è l’unica possibilità e che le direttive europee sono stringenti, per cui è inutile parlarne.
“È indispensabile che le amministrazioni locali tirino una riga e cambino libro: non serve più voltare pagina. E smettano di mentire. La gente è stanca, di pagare e di morire. Perché non c’è più tempo né per il primo, né per il secondo.
“Cari sindaci, Veolia è un capitolo che va chiuso in modo indolore per i cittadini e a livello amministrativo e politico chi ha responsabilità, in primis la Regione Toscana, se le assuma e trovi le risorse per incrementare le risorse per il porta a porta, per stabilire patti di gestione con aziende, e ce ne sono, che traggono risorse dai rifiuti. Hanno ragione i comitati ambientalisti e siamo con loro e non con la politica del presidente Rossi.
“Che si riconverta Pioppogatto, che Veolia smantelli il mostro del Pollino e se ne vada dalla nostra bella Versilia che di tutto ha bisogno tranne che di questo. Sì alle politiche verdi, sì alle politiche ambientaliste che possano portare pulizia, posti di lavoro e ricchezza qui e nella nostra Toscana.
“Abbiamo già versato un tributo troppo alto a questa vecchia concezione di smaltimento rifiuti e mi auguro che la Provincia di Lucca la smetta di investire soldi solo in Garfagnana e Mediavalle e che l’assessore Cavallaro destini anche a noi parte dei 330mila euro stanziati nei giorni scorsi per il porta-a-porta.
“E che Mungai, attuale presidente del Cav, e tutti i sindaci inizino seriamente ad ascoltare i cittadini e i comitati che da anni, e a ragione, si occupano di salute e che hanno ottenuto, dopo durissime battaglie, la chiusura dell’inceneritore.”