“Non sappiamo ancora i contorni del vile attentato di sabato alla scuola di Brindisi e non sappiamo chi abbia armato la mano assassina”, commenta Silicani. “Una cosa, però, non deve succedere: che vinca la paura. Perché la cultura della pace è più forte della cultura della guerra e vincere questi fenomeni terroristici e malavitosi è possibile.
“Ce lo hanno insegnato gli eroi della guerra alla mafia come Falcone, di cui ricorre domani il ventennale della morte nella strage di Capaci, Borsellino, Peppino Impastato che al prezzo della vita hanno denunciato e combattuto le mafie.
“Ogni tanto sento nei ragazzi una sorta di rassegnazione e ogni volta parlo loro di queste persone che sono di esempio a noi e parlo della mia visita a Cinisi nei luoghi di Peppino Impastato, dei Cento passi che separano la Casa Memoria dalla casa del boss Tano Badalamenti.
“Oggi ho voluto essere a scuola per parlare di legalità e ringrazio il personale docente della scuola media che ha voluto dedicare a questi temi un po’ di tempo: era necessario parlare della vicenda di Brindisi per ribadire che nessun atto terroristico, nessuna mafia, nessuno, può togliere ai ragazzi, ai nostri ragazzi il diritto allo studio e alla vita.
“Ho apprezzato il lavoro degli insegnanti che hanno preparato gli alunni e hanno fatto anche uno splendido lavoro sulla legalità raccolto in un giornalino che mi hanno donato. Ho potuto apprezzare l’attenzione e la partecipazione con cui i ragazzi hanno risposto a questo mio appello a discutere di quanto è successo a Brindisi ad una loro coetanea.
“Parlare di queste cose è già un buon modo per vincere la paura. Domani saremo a Pietrasanta per la manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone e per esprimere la nostra solidarietà alla famiglia di Melissa.”